Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures piatti mentre Wall Street prende fiato dopo il sell-off; focus su dazi di Trump e verbali della Fed

I futures sugli indici statunitensi indicano un’apertura incerta martedì, con gli investitori cauti dopo un inizio di settimana volatile. Le nuove misure commerciali del presidente Donald Trump e l’attesa per i verbali della Federal Reserve mantengono l’avversione al rischio elevata.

I principali futures sugli indici erano pressoché invariati prima dell’apertura. Il Dow e l’S&P 500 erano piatti, mentre il Nasdaq 100 mostrava un modesto +0,2%. Il mercato riflette ancora il forte calo di lunedì, seguito a un rally sostenuto nelle sedute precedenti.

Le tensioni sono aumentate dopo il nuovo ordine esecutivo di Trump e le minacce tariffarie. Il presidente ha ufficialmente esteso la sospensione dei dazi reciproci fino al 1° agosto, oltre la precedente scadenza del 10 luglio, citando “ulteriori informazioni e raccomandazioni da parte di alti funzionari”.

Tuttavia, Trump ha sottolineato un certo margine di manovra: “Se ci chiamano e dicono le cose in modo diverso, saremo aperti a parlarne,” ha detto, spiegando che la scadenza di agosto non è “ferma al 100%”.

Trump ha anche pubblicato screenshot di lettere inviate a diversi leader mondiali, minacciando tariffe più alte per almeno 14 paesi: 25% su importazioni da Giappone, Corea del Sud, Malesia e Kazakistan; 30% su quelle dal Sudafrica; e fino al 40% su Laos e Myanmar.

“Ciò che preoccupa gli investitori è che Trump cambi continuamente le regole del gioco,” ha affermato Dan Coatsworth, analista di AJ Bell. “È solito introdurre nuove condizioni, e ora ha minacciato un ulteriore 10% di dazi sui paesi che si allineano con le politiche ‘anti-americane’ dei paesi BRICS.”

“Ha anche suggerito che alcune tariffe potrebbero arrivare fino al 70%, ben oltre il massimo precedente,” ha aggiunto. “Gli investitori preferirebbero un quadro stabile e coerente.”

I mercati hanno reagito male lunedì: il Dow ha perso 422,17 punti (-0,9%) a 44.406,36. Il Nasdaq è sceso dello 0,9% a 20.412,52 e l’S&P 500 ha ceduto lo 0,8% chiudendo a 6.229,98.

Le prese di profitto dopo il rally della scorsa settimana — innescato da solidi dati sull’occupazione — hanno contribuito alla pressione al ribasso. Intanto, gli investitori attendono i verbali della riunione della Fed di giugno, previsti per mercoledì, per ottenere indicazioni sul futuro dei tassi di interesse.

Il mercato prevede quasi unanimemente che la Fed mantenga i tassi invariati nel meeting del 29-30 luglio. Secondo il FedWatch Tool del CME Group, la probabilità è al 95,3%.

Tra i settori più colpiti, hardware e servizi petroliferi: l’indice NYSE Arca Computer Hardware è sceso del 2,2%, mentre il Philadelphia Oil Service Index ha perso il 2,0%. Debolezza anche per semiconduttori, compagnie aeree e acciaio. Solo i titoli auriferi si sono mossi in controtendenza.

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