La Borsa di Milano ha registrato una forte crescita, seguendo l’andamento positivo degli altri mercati europei, dopo che Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti dell’Iran. Il governo israeliano ritiene di aver raggiunto l’obiettivo di neutralizzare la minaccia nucleare e balistica di Teheran.
Il settore petrolifero ha subito una marcata flessione a causa del calo del prezzo del Brent, mentre le banche e i titoli ciclici legati ai consumi hanno mostrato un buon rialzo.
Intorno alle 9:50 il principale indice Ftse Mib è cresciuto dell’1,3%.
Il comparto bancario ha registrato un rialzo deciso, con l’indice di settore che ha guadagnato il 2,7%. Tra le migliori performance si segnala Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), che ha guadagnato quasi il 5% dopo che una fonte ha riferito a Reuters l’approvazione da parte della Banca Centrale Europea della proposta di acquisizione della banca toscana da parte di Mediobanca (BIT:MB), anch’essa in rialzo del 3,4%. UniCredit (BIT:UCG), uno dei titoli con maggiore capitalizzazione sul listino milanese, ha messo a segno un aumento del 3,3%.
Ottimi risultati anche per Buzzi Unicem (BIT:BZU), che ha segnato una crescita del 5,8%, e per Cementir, supportata dalle aspettative legate alla ricostruzione post-bellica.
Nel comparto dei ciclici, Stellantis (BIT:STLAM) ha evidenziato una performance positiva, con un progresso del 3,5%.
Il forte calo del Brent ha innescato vendite nel settore energetico. Eni (BIT:ENI) guida le perdite, scendendo del 3,5%, mentre il produttore di gas Gas Plus ha subito un ribasso ancora più consistente, superiore al 12%.
Leonardo (BIT:LDO) ha continuato la sua fase negativa, cedendo lo 0,8%.
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