I mercati europei salgono grazie alla tregua Israele-Iran; attesa per Powell al Congresso

I mercati azionari europei hanno chiuso in rialzo martedì, sostenuti da un allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e da una crescente attenzione degli investitori alla politica monetaria statunitense, in attesa dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Congresso.

Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dell’1,9%, il CAC 40 francese ha guadagnato l’1,9%, mentre il FTSE 100 britannico ha registrato un aumento dello 0,6%.

Tregua in Medio Oriente spinge l’ottimismo sui mercati

Il clima di fiducia è stato alimentato dall’annuncio di una tregua tra Israele e Iran, confermata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha dichiarato ufficialmente cessate le ostilità tra le due potenze regionali.

“La tregua è ora in vigore. Per favore, non violatela!” ha scritto Trump su Truth Social nella mattinata di martedì, riferendosi a quanto definito in precedenza la “Guerra dei 12 Giorni”.

Secondo fonti mediatiche, l’Iran avrebbe avviato una tregua di 12 ore, seguita poi da Israele. La distensione arriva dopo che gli Stati Uniti hanno colpito tre impianti nucleari iraniani nel fine settimana, e dopo che Teheran ha risposto attaccando una base americana in Qatar.

L’allentamento delle tensioni ha fatto scendere bruscamente i prezzi del petrolio e favorito un ritorno agli asset rischiosi, spingendo al rialzo le borse mondiali.

Focus su Powell e il dibattito sui tassi

L’attenzione ora si sposta sull’intervento di Jerome Powell davanti al Congresso, dopo che la Fed ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.

Il presidente Trump ha duramente criticato la decisione, chiedendo tagli di “almeno due o tre punti percentuali” e accusando Powell di compromettere la crescita economica. “Spero che il Congresso faccia bene il suo lavoro con questa persona testarda e poco intelligente. Pagheremo a lungo per la sua incompetenza,” ha scritto Trump sui social martedì.

Powell, la settimana scorsa, aveva avvertito che i dazi imposti da Trump potrebbero alimentare l’inflazione, riducendo ulteriormente lo spazio per eventuali tagli ai tassi.

Anche in Europa sono attesi interventi di altri banchieri centrali, tra cui il governatore della Bank of England, Andrew Bailey, e la presidente della BCE, Christine Lagarde.

In giornata è previsto anche l’indice IFO tedesco sulla fiducia aziendale, che potrebbe indicare un lieve miglioramento nell’economia più grande della zona euro.

Aziende: AstraZeneca e Bunzl sotto i riflettori

Sul fronte societario, AstraZeneca (LSE:AZN) ha ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti per Datroway, un farmaco mirato per una specifica forma di tumore polmonare.

La britannica Sthree (LSE:STEM), specializzata nella selezione del personale, ha riportato un calo su base annua dei ricavi netti nella prima metà del 2025, pur registrando un miglioramento sequenziale nel secondo trimestre.

Bunzl (LSE:BNZL) ha dichiarato che l’andamento del primo semestre è in linea con le attese. La società ha inoltre annunciato un’acquisizione in Brasile e confermato le previsioni sull’intero esercizio.

Il petrolio cala con l’allentarsi dei timori di offerta

I prezzi del petrolio hanno esteso le perdite martedì, sostenuti dalle prospettive di una tregua duratura che ridurrebbe il rischio di interruzioni nella fornitura da parte del Medio Oriente.

Alle 03:05 ET, il Brent ha perso il 3,9% a 67,79 $ al barile, mentre il WTI è sceso del 3,9% a 65,84 $.

Lunedì, entrambi i benchmark avevano già perso oltre il 7% dopo il rialzo della settimana precedente, causato dagli attacchi americani. L’Iran, terzo produttore OPEC, potrebbe ora aumentare le esportazioni, attenuando ulteriormente le tensioni sul fronte dell’offerta.

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