I titoli delle energie rinnovabili scendono mentre il Senato propone la fine anticipata degli incentivi fiscali per eolico e solare

Le azioni delle società attive nel settore dell’energia solare e rinnovabile negli Stati Uniti e in Europa sono crollate martedì, dopo la presentazione di un disegno di legge da parte dei repubblicani al Senato che prevede una fine anticipata degli incentivi fiscali per i progetti eolici e solari. La proposta ha deluso i sostenitori delle energie pulite, che speravano in agevolazioni più generose rispetto ai tagli già approvati dalla Camera.

Negli Stati Uniti, Sunrun (NASDAQ:RUN) ha perso quasi il 25% nelle contrattazioni pre-market, mentre SolarEdge Technologies (NASDAQ:SEDG) ed Enphase Energy (NASDAQ:ENPH) sono scese rispettivamente di circa il 20% e il 15%. Anche i titoli europei delle rinnovabili sono calati: Orsted (LSE:10CF) ha perso l’1,2%, Nordex (TG:NDX1) circa l’1% e RWE (TG:RWE) l’1,3%.

Il piano del Senato elimina l’obbligo stringente di avviare la costruzione entro 60 giorni per poter usufruire del credito, ma prevede comunque che gli incentivi fiscali per eolico e solare terminino nel 2028. Al contrario, quelli per il nucleare, l’idroelettrico e la geotermia rimarrebbero attivi fino al 2036, data prevista per la loro eliminazione graduale.

La proposta fa parte di un pacchetto economico più ampio promosso dal presidente Donald Trump, che mira a smantellare diverse misure incluse nell’Inflation Reduction Act. In particolare, il credito d’imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici verrebbe eliminato 180 giorni dopo l’entrata in vigore della legge, invece che alla fine dell’anno come previsto dalla versione approvata dalla Camera.

Il disegno di legge del Senato prevede anche l’abolizione del credito per la produzione di idrogeno, che poteva arrivare fino a 3 dollari al chilogrammo, nonostante l’intensa attività di lobbying da parte di aziende come Plug Power (NASDAQ:PLUG) e di gruppi industriali del settore.

Inoltre, la proposta elimina gli incentivi sia per i sistemi solari installati in proprietà che per quelli in leasing, una misura che, secondo gli esperti, potrebbe danneggiare gravemente un mercato solare già in difficoltà. L’incertezza normativa in corso ha già contribuito alla bancarotta di Solar Mosaic, uno dei principali operatori nel finanziamento del solare residenziale.

Diversamente dalla proposta della Camera, il disegno di legge del Senato mantiene gli incentivi per il nucleare eliminando il vincolo, considerato impraticabile, di iniziare la costruzione entro il 2028.

I legislatori puntano ad approvare la versione del Senato e a rimandarla alla Camera per l’approvazione finale prima della pausa del 4 luglio, anche se ulteriori modifiche sono ancora possibili.

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