L’oro resta sotto i 3.400 $/oncia mentre i mercati valutano le minacce di Trump e il conflitto Israele-Iran

I prezzi dell’oro sono rimasti stabili durante le contrattazioni asiatiche di martedì, mantenendosi sotto la soglia dei 3.400 dollari per oncia mentre i trader analizzavano segnali contrastanti sul conflitto tra Israele e Iran e attendevano chiarezza sulla politica della Federal Reserve statunitense.

L’oro spot è salito dello 0,2% a 3.392,25 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro con scadenza ad agosto sono scesi dello 0,2% a 3.410,70 dollari alle 01:12 ET (05:12 GMT). Il metallo aveva superato i 3.450 dollari lunedì, prima di ritirarsi bruscamente in seguito a notizie su possibili colloqui di cessate il fuoco.

Le tensioni geopolitiche sostengono il metallo, ma persiste l’incertezza

La volatilità nei mercati dei metalli preziosi è stata alimentata da sviluppi contrastanti in Medio Oriente. Sebbene i primi resoconti suggerissero che l’Iran fosse aperto a un cessate il fuoco, Teheran ha successivamente respinto qualsiasi tregua mentre era sotto attacco israeliano. A peggiorare le tensioni, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avvertito che “tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran”, alimentando i timori di un coinvolgimento più diretto degli USA.

Nonostante gli avvertimenti di Trump, funzionari della Casa Bianca hanno chiarito che gli Stati Uniti non intendono intervenire militarmente. Tuttavia, secondo quanto riportato da Axios, funzionari statunitensi e iraniani starebbero esplorando in modo discreto la possibilità di riaprire un dialogo sia sul cessate il fuoco che sul programma nucleare iraniano. Non è stata fissata alcuna data ufficiale per un incontro.

Prospettive di mercato più caute

Il rally dell’oro ha perso slancio a causa dell’incertezza. Gli analisti di Citi hanno avvertito che i prezzi potrebbero scendere sotto i 3.000 dollari l’oncia nei prossimi trimestri, poiché la domanda di beni rifugio si sta affievolendo e l’interesse degli investitori sta diminuendo.

La decisione della Fed incombe sull’intero mercato dei metalli

L’intero comparto dei metalli è rimasto sotto pressione in vista dell’annuncio della politica monetaria da parte della Federal Reserve previsto per mercoledì. Anche se non si prevedono cambiamenti nei tassi, i mercati seguiranno da vicino le indicazioni del presidente della Fed, Jerome Powell.

Nelle altre contrattazioni sui metalli:

  • I futures sul platino sono scesi dello 0,1% a 1.239,90 $/oncia, continuando una lieve correzione dopo i forti rialzi recenti.
  • I futures sull’argento sono saliti dello 0,2% a 36,503 $/oncia.
  • Anche i prezzi del rame si sono indeboliti, con i futures di Londra in calo dello 0,4% a 9.674,75 $ per tonnellata e i contratti statunitensi stabili a 4,8163 $ per libbra.

Un dollaro più debole ha offerto scarso supporto ai metalli, poiché i trader restano cauti in attesa della decisione della Fed e dell’incertezza geopolitica persistente in Medio Oriente.

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