Le azioni europee hanno registrato un lieve calo giovedì, mentre il sentimento degli investitori è stato scosso da rinnovate preoccupazioni geopolitiche in Medio Oriente e dal crescente scetticismo sui progressi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Alle 03:05 ET, il DAX tedesco è sceso dello 0,9%, il CAC 40 francese dello 0,4%, mentre il FTSE 100 di Londra è rimasto quasi invariato.
Dubbi sul accordo commerciale USA-Cina
L’ottimismo riguardo a un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina è diminuito durante la notte, nonostante l’affermazione del presidente statunitense Donald Trump secondo cui un’intesa era stata raggiunta. Tuttavia, con il presidente cinese Xi Jinping che deve ancora dare un’approvazione pubblica e con dettagli chiave ancora poco chiari, la fiducia si è affievolita. Restano in vigore le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di chip avanzati per l’intelligenza artificiale verso la Cina.
Ad alimentare ulteriormente le tensioni commerciali, Trump ha dichiarato mercoledì che nelle prossime settimane invierà notifiche ufficiali sulle nuove tariffe alle principali economie mondiali. Questa mossa ha fatto sorgere dubbi sulla possibilità di chiudere altri accordi commerciali prima della scadenza del 9 luglio. Un recente sondaggio di Schroders ha indicato le paure legate ai dazi come la principale preoccupazione tra gli investitori globali.
Crescono le tensioni in Medio Oriente e pesa sui mercati
L’instabilità crescente in Medio Oriente ha alimentato ulteriormente l’incertezza dei mercati. Il presidente Trump ha annunciato il ritiro del personale militare statunitense dall’Iraq e dai Paesi limitrofi, citando crescenti minacce alla sicurezza. Ha inoltre espresso una fiducia in calo nei negoziati nucleari con l’Iran, avvertendo che non sarà tollerato l’arricchimento di uranio da parte di Teheran.
Alcuni rapporti indicano che Israele potrebbe prepararsi a un eventuale attacco militare se i colloqui tra Stati Uniti e Iran dovessero fallire, aumentando il timore di un conflitto regionale. Ulteriori discussioni tra funzionari statunitensi e iraniani sono previste per il fine settimana.
L’economia britannica mostra una contrazione inattesa
L’economia del Regno Unito ha registrato una forte contrazione ad aprile, con il PIL che è sceso dello 0,3% rispetto a marzo, ben al di sotto delle aspettative. Si tratta del calo mensile più grande da ottobre 2023. Secondo l’Ufficio per le Statistiche Nazionali (ONS), la flessione è stata aggravata da un forte calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, legato all’introduzione recente dei dazi americani.
Liz McKeown, direttrice dell’ONS, ha osservato che ad aprile si è registrato il calo mensile più significativo nelle esportazioni di beni verso gli Stati Uniti degli ultimi anni, che ha coinvolto quasi tutte le principali categorie di esportazione.
Tesco registra una solida crescita nel primo trimestre
Il gigante della grande distribuzione Tesco PLC (LSE:TSCO) ha riportato un aumento del 5,5% delle vendite like-for-like di gruppo nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025-26. La crescita è stata registrata in tutte le aree chiave, inclusi Regno Unito, Irlanda, Booker e Europa Centrale, a sostegno della forte posizione di mercato dell’azienda.
Crest Nicholson mostra progressi strategici
Il costruttore immobiliare britannico Crest Nicholson (LSE:CRST) ha presentato risultati intermedi stabili, suggerendo che la sua strategia aziendale rinnovata sta guadagnando terreno nonostante le sfide nel settore immobiliare.
I prezzi del petrolio scendono dopo il rialzo geopolitico
I prezzi del greggio sono scivolati giovedì mattina, restituendo parte dei forti guadagni di mercoledì. Il Brent è calato dello 0,8% a 69,20 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate è sceso dello 0,7% a 67,67 dollari.
Il rally del giorno precedente — oltre il 4% — era stato guidato dai timori di un conflitto in Medio Oriente, che avrebbe potuto interrompere importanti rotte petrolifere e infrastrutture di produzione. Tuttavia, il modesto ritracciamento di giovedì riflette un prudente realizzo dei profitti mentre i mercati assimilano gli ultimi sviluppi geopolitici.
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