Il mercato azionario italiano ha iniziato la giornata di martedì con cautela, con un sentiment negativo che pesa soprattutto sulle azioni bancarie. Le preoccupazioni degli investitori sono alimentate dall’aumento delle tensioni commerciali in vista del raddoppio dei dazi USA su importazioni di alluminio e acciaio, che entrerà in vigore domani. A contribuire all’incertezza, gli Stati Uniti hanno chiesto ai partner commerciali europei di presentare le loro migliori offerte entro mercoledì nelle trattative in corso.
Gli operatori di mercato stanno inoltre monitorando con attenzione il rapporto sull’inflazione nell’Eurozona diffuso questa mattina da Eurostat, che dovrebbe rafforzare le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) previsto per la fine della settimana. I prezzi al consumo dovrebbero essere rallentati a un tasso annuo del 2,0% a maggio, rispetto al +2,2% di aprile, un segnale positivo per la politica monetaria della BCE.
Nel frattempo, l’OCSE ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale, evidenziando un rallentamento più marcato del previsto, in parte dovuto alle conseguenze della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che sta colpendo sempre più l’economia americana.
Alle 9:55 ora locale, l’indice FTSE MIB segnava un calo dello 0,58%, trascinato principalmente dal settore bancario, in calo dell’1,1%. Tra le principali banche, Unicredit (BIT:UCG) ha perso l’1,2%, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) l’1% e Mediobanca (BIT:MB) ha registrato un calo del 3,5%, nonostante un rialzo di oltre il 43% da inizio anno. Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), che ha recentemente lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Piazzetta Cuccia, ha ceduto l’1,5%.
Le azioni di Poste Italiane (BIT:PST) sono scese dell’1% dopo che Morgan Stanley (NYSE:MS) ha declassato il titolo da ‘overweight’ a ‘equal-weight’, pur aumentando il prezzo obiettivo da 15,20 a 20 euro. Tenaris (BIT:TEN) ha corretto in ribasso dell’1,6% dopo i recenti guadagni, Saipem (BIT:SPM) è rimasta stabile, mentre Eni (BIT:ENI) ha guadagnato lo 0,4%.
Fuori dal paniere principale, Technoprobe (BIT:TPRO) ha registrato un balzo del 4,7%, sostenuta dall’upgrade di Deutsche Bank (TG:DBK) che ha migliorato il rating da ‘hold’ a ‘buy’ e aumentato il target price da 6,30 a 9 euro.
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