Citigroup (NYSE:C) ha evidenziato un orientamento più rialzista nei mercati azionari statunitensi, con un rafforzamento del posizionamento degli investitori nei principali indici. Tuttavia, le prospettive a livello globale restano miste, con sentiment e flussi che variano a seconda della regione.
Negli Stati Uniti, l’aumento dei flussi degli investitori è stato attribuito a una combinazione di ricoperture di posizioni corte e nuove allocazioni di rischio nell’ultima settimana. Il Russell 2000 ha guidato il cambiamento di momentum, con un posizionamento che “è accelerato verso l’alto, raddoppiando nel corso della settimana”, secondo Citi.
Anche l’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato aumenti nel posizionamento rialzista, ma Citi ha osservato che l’esposizione lorda complessiva, in particolare nelle large cap, è in calo — un segnale che la fiducia del mercato potrebbe restare fragile.
“Per le large cap, l’attività di trading è stata guidata principalmente dalla ricopertura di posizioni corte e da nuovi flussi di rischio, con la prima leggermente prevalente”, hanno dichiarato gli strateghi di Citi guidati da Chris Montagu. “I livelli di posizionamento su S&P (+0,8) e Nasdaq (+1,4) sono rialzisti ma non eccessivi”, hanno aggiunto.
Nonostante questo rimbalzo, la banca ha avvertito che la convinzione degli investitori resta debole. “I flussi non sono supportati da un volume sufficiente”, hanno avvertito gli strateghi, indicando una mancanza di continuità dietro il cambiamento di posizionamento.
Il Russell 2000 rimane orientato al rialzo, ma gli analisti di Citi hanno sottolineato che, con meno del 30% delle posizioni in perdita, il rischio di ricoperture forzate appare limitato.
In Europa, l’ottimismo derivante dal calo dell’inflazione e dalla possibilità di tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea non si è tradotto in un posizionamento più forte. Al contrario, sia l’Euro Stoxx 50 che il DAX hanno registrato chiusure di posizioni lunghe. L’indice FTSE 100 del Regno Unito ha mostrato un modesto aumento dei flussi rialzisti, con le banche europee che continuano ad attrarre il maggior interesse.
Di conseguenza, il posizionamento relativo tra azioni statunitensi ed europee è tornato a una posizione neutrale.
I mercati asiatici hanno mostrato maggiore volatilità. Il China A50 ha registrato il calo più netto del posizionamento, tornando su livelli neutri senza un chiaro catalizzatore. Anche l’indice Hang Seng si è avvicinato alla neutralità.
In una nota positiva, il Nikkei giapponese e il KOSPI sudcoreano hanno mostrato un miglioramento del posizionamento. Tuttavia, Citi ha minimizzato il rischio di ricoperture forzate significative, osservando che “tutte le posizioni corte [sono] in territorio di perdita”, ma che “la dimensione limitata del posizionamento” riduce la probabilità di una liquidazione rapida.
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