Le azioni europee calano per le rinnovate preoccupazioni commerciali; Sanofi acquisisce rivale USA

Gli indici azionari europei hanno registrato un calo lunedì, mentre l’attenzione è tornata sulle caotiche politiche commerciali statunitensi, in vista della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea in programma questa settimana.

Alle 03:05 ET, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,3%, il CAC 40 in Francia ha perso lo 0,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito è calato dello 0,1%.

L’UE prepara contromisure tariffarie

È iniziato un nuovo mese, ma l’incertezza sulle trattative commerciali dell’amministrazione Trump rimane al centro dell’attenzione.

Il presidente USA Donald Trump ha raddoppiato i dazi previsti su acciaio e alluminio, portandoli al 50%, annunciando questa nuova politica tramite i social media venerdì sera.

La Commissione Europea ha espresso “forte” rammarico per il piano di Trump di aumentare i dazi, aggiungendo che ciò “mina gli sforzi in corso per raggiungere una soluzione negoziata.”

“Questa decisione aggiunge ulteriore incertezza all’economia globale e aumenta i costi per consumatori e imprese su entrambi i lati dell’Atlantico,” ha dichiarato un portavoce della Commissione, aggiungendo che “l’Unione Europea è pronta a imporre contromisure.”

Aumento delle tensioni tra USA e Cina

Altrove, la Cina ha “fermamente respinto” lunedì l’accusa di Trump secondo cui il paese avrebbe violato i termini di un accordo commerciale di metà maggio firmato a Ginevra.

Il ministero del Commercio cinese ha definito le accuse di Trump irragionevoli, sottolineando che Pechino continuerà a difendere i propri interessi. Trump non ha specificato quali violazioni avrebbe commesso la Cina.

La risposta cinese si aggiunge ai recenti segnali di tensione nei rapporti USA-Cina, specialmente dopo che funzionari americani hanno ammesso la scorsa settimana che i colloqui commerciali tra i due paesi si sono “arenati.”

Questi commenti, insieme alle critiche cinesi ripetute ai controlli statunitensi sull’industria dei chip, hanno alimentato i timori che le relazioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali si stiano deteriorando e che non si raggiungerà un accordo commerciale duraturo a breve termine.

Riunione BCE prevista per questa settimana

In Europa, gli investitori potranno analizzare nel corso della giornata i più recenti dati sull’attività manifatturiera della maggior parte dei principali paesi europei, in vista della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea giovedì.

Si prevede ampiamente che la banca centrale tagli di 25 punti base il 5 giugno, portando il tasso chiave al 2%, per l’ottava riduzione dei tassi nell’ultimo anno.

Questo taglio è considerato praticamente certo, e quindi i partecipanti al mercato saranno attenti a eventuali segnali da parte dei responsabili politici circa una possibile pausa a luglio, dato che l’economia dell’Eurozona sta tenendo meglio del previsto, il che potrebbe concedere tempo alla presidente della BCE Christine Lagarde per valutare l’impatto dei dazi USA.

Sanofi in fase di acquisizione

Nel settore corporate, il gruppo farmaceutico francese Sanofi (EU:SAN) (NASDAQ:SNY) ha annunciato l’intenzione di acquisire la biopharma statunitense Blueprint Medicines (NASDAQ:BPMC) per circa 9,1 miliardi di dollari, puntando al suo portafoglio di farmaci per malattie rare immunologiche.

Il petrolio vola nonostante l’aumento della produzione OPEC+

I prezzi del petrolio sono saliti fortemente lunedì dopo che l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione a luglio pari a quello dei due mesi precedenti, un sollievo rispetto alle indiscrezioni su un incremento maggiore.

Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono saliti del 2,5% a 64,36 dollari al barile, mentre i futures sul WTI USA sono cresciuti del 3% a 62,60 dollari al barile.

Entrambi i benchmark sono aumentati lunedì, dopo un calo superiore all’1% la scorsa settimana, a seguito della decisione sabato dell’OPEC+ di aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno a luglio.

Si tratta del terzo mese consecutivo in cui il gruppo di maggiori produttori incrementa la produzione della stessa quantità, dopo notizie su discussioni per un aumento più consistente finalizzato a riconquistare quote di mercato.

L’aumento delle tensioni militari tra Russia e Ucraina e le nuove sanzioni statunitensi sull’industria petrolifera russa, questa volta con pressioni su grandi acquirenti come Cina e India, hanno inoltre rafforzato il sentiment positivo nel mercato del greggio.

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