DAX, CAC, FTSE100, Borse europee stabili mentre gli investitori tirano il fiato dopo una settimana intensa

I mercati azionari europei hanno mostrato movimenti contenuti venerdì, prendendo una pausa dopo una settimana caratterizzata da forte volatilità, dati macroeconomici e decisioni di politica monetaria. Nonostante la seduta tranquilla, gli indici restano avviati a chiudere la settimana con guadagni solidi.

Intorno alle 8:05 GMT, il DAX tedesco saliva dello 0,1%, mentre il CAC 40 francese e il FTSE 100 britannico perdevano entrambi circa lo 0,1%. Su base settimanale, il DAX si avvia a un progresso di circa lo 0,2%, mentre CAC 40 e FTSE 100 sono destinati a guadagni superiori all’1%.

Una pausa dopo l’intensa attività delle banche centrali

L’attività di mercato è apparsa contenuta mentre gli investitori assimilavano l’esito di una settimana ricca di riunioni delle banche centrali e pubblicazioni economiche. La Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 2%, come previsto, ma ha rivisto al rialzo le stime di crescita. L’istituto ora prevede un’espansione dell’economia dell’area euro fino all’1,4% nel 2025 e all’1,2% nel 2026.

“L’economia ha mostrato resilienza. Nel terzo trimestre è cresciuta dello 0,3%, riflettendo soprattutto un rafforzamento dei consumi e degli investimenti”, ha dichiarato la presidente della BCE Christine Lagarde durante la conferenza stampa di giovedì.

Nonostante il miglioramento delle prospettive macro, il sentiment dei consumatori tedeschi è peggiorato sensibilmente. I dati diffusi venerdì mostrano che l’indice di fiducia elaborato da GfK e dall’Istituto di Norimberga per le Decisioni di Mercato è sceso a -26,9 punti a gennaio, da -23,4 precedentemente rivisti.

Nel Regno Unito, la Bank of England ha tagliato i tassi giovedì, come previsto, ma permane incertezza sulle prossime mosse. Diversi membri del comitato hanno espresso preoccupazione per aspettative salariali ancora elevate e pressioni inflazionistiche strutturali, mentre il calo delle vendite al dettaglio di novembre ha evidenziato una fiducia dei consumatori ancora fragile.

Anche le banche centrali di Svezia e Norvegia si sono riunite durante la settimana, decidendo entrambe di mantenere invariati i tassi di interesse.

L’UE approva nuovi fondi per l’Ucraina

Gli investitori stanno inoltre valutando la decisione dei leader dell’Unione Europea di approvare un pacchetto di aiuti da 90 miliardi di euro (105 miliardi di dollari) per sostenere l’Ucraina nei prossimi due anni. I fondi saranno raccolti tramite emissioni comuni garantite dal bilancio UE, anziché utilizzare gli asset russi congelati.

In precedenza, i governi UE avevano discusso l’ipotesi di impiegare circa 210 miliardi di euro di beni russi congelati, in gran parte detenuti in Belgio, ma alla fine hanno optato per il debito comune.

Notizie societarie

Sul fronte aziendale, il retailer dei viaggi WH Smith (LSE:SMWH) ha riportato un calo degli utili annuali e ha ridotto le previsioni di profitto per il prossimo esercizio, a causa della flessione del risultato operativo che ha compensato la crescita dei ricavi.

Il gruppo cosmetico Coty (NYSE:COTY) ha venduto la restante partecipazione del 25,8% nel marchio per capelli Wella a KKR per 750 milioni di dollari, mantenendo però il diritto a una quota di eventuali future cessioni o IPO.

In Germania, i titoli Adidas (TG:ADS) e Puma (TGR:PUMG) sono scesi dopo che la rivale statunitense Nike (NYSE:NKE) ha comunicato dati di vendita deludenti in Cina, con un secondo trimestre consecutivo di calo dei margini lordi.

Petrolio verso una perdita settimanale

I prezzi del petrolio si avviano a chiudere la seconda settimana consecutiva in calo. Le preoccupazioni per un eccesso di offerta globale e le crescenti speranze di un accordo di pace tra Russia e Ucraina hanno prevalso sui timori di interruzioni dell’offerta legate a un blocco delle esportazioni venezuelane.

Il Brent scendeva dello 0,3% a 59,64 dollari al barile, mentre il WTI statunitense perdeva lo 0,3% a 55,84 dollari. Entrambi i benchmark registrano una flessione superiore al 2% su base settimanale.

All’inizio della settimana, Trump ha annunciato un blocco contro le petroliere che trasportano greggio venezuelano già soggetto a sanzioni USA, anche se restano dubbi sull’effettiva applicazione della misura. Giovedì ha inoltre affermato che i colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina “stanno arrivando vicino a qualcosa”, in vista di un incontro tra funzionari statunitensi e russi previsto nel fine settimana.

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