I future sugli indici azionari statunitensi indicano un avvio di seduta sostanzialmente piatto martedì, segnalando che Wall Street potrebbe faticare a trovare una direzione chiara dopo aver chiuso la sessione precedente leggermente in ribasso e con forti oscillazioni.
Gli investitori restano prudenti mentre valutano una serie di dati contrastanti sul mercato del lavoro statunitense, che rendono difficile trarre conclusioni definitive sullo stato dell’economia.
I dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro hanno mostrato che la crescita dell’occupazione a novembre ha superato le attese, sebbene il recupero sia arrivato dopo un forte calo registrato a ottobre. I nuovi posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 64.000 unità a novembre, dopo un crollo di 105.000 a ottobre. Gli economisti si aspettavano un incremento di circa 50.000 unità.
Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre dal 4,4% di settembre, leggermente al di sopra delle attese che indicavano un aumento al 4,5%.
Un rapporto separato del Dipartimento del Commercio ha mostrato che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono rimaste sostanzialmente stabili a ottobre. Le vendite complessive non hanno mostrato variazioni dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,1% a settembre, deludendo le previsioni di un incremento dello 0,2%.
Al netto delle vendite di auto e componenti, tuttavia, le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,4% a ottobre, rispetto allo 0,1% del mese precedente, superando le attese di un aumento dello 0,3%.
Lunedì, i mercati azionari avevano aperto in rialzo, ma hanno rapidamente perso slancio nelle prime fasi della seduta. I principali indici si sono allontanati dai massimi intraday e hanno trascorso gran parte della giornata vicino alla parità, per poi chiudere con lievi ribassi.
Il Nasdaq Composite ha perso 137,76 punti, pari allo 0,6%, attestandosi a 23.057,41 punti. L’S&P 500 è sceso di 10,90 punti, o dello 0,2%, a 6.816,51, mentre il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 41,49 punti, pari allo 0,1%, chiudendo a 48.416,56.
Il sostegno iniziale è stato alimentato da acquisti su titoli scesi sensibilmente venerdì, ma l’interesse è rapidamente svanito. Le preoccupazioni per gli elevati investimenti nell’intelligenza artificiale hanno continuato a pesare su titoli come Broadcom (NASDAQ:AVGO) e Oracle (NYSE:ORCL).
La cautela è stata accentuata anche dall’attesa per diversi dati macroeconomici in uscita nei prossimi giorni, che potrebbero influenzare le aspettative sui tassi di interesse dopo la decisione della Federal Reserve della scorsa settimana.
Nonostante il taglio dei tassi di un quarto di punto, ampiamente previsto, le proiezioni della Fed hanno mostrato forti divergenze tra i funzionari sul percorso futuro della politica monetaria.
A livello settoriale, i titoli hardware hanno esteso le perdite di venerdì, trascinando l’indice NYSE Arca Computer Hardware in calo del 2,9%. Debolezza marcata anche nel comparto software, con l’indice Dow Jones U.S. Software in flessione dell’1,5%.
In calo anche i titoli delle telecomunicazioni, del networking e dell’intermediazione finanziaria, mentre farmaceutici e healthcare hanno mostrato una relativa forza.

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