Il titolo Juventus (BIT:JUVE) ha messo a segno un forte rimbalzo dopo che il consiglio di amministrazione del club ha respinto formalmente una proposta di acquisizione presentata da Tether Investments, innescando una reazione positiva del mercato.
“Non c’è alcuna intenzione di vendere alcuna azione della Juventus a terzi, inclusa, ma non limitata a, la società salvadoregna Tether”. Con questa dichiarazione, il consiglio di amministrazione della Juventus ha chiarito la propria posizione sull’offerta non sollecitata avanzata dalla società legata alla stablecoin USDT, spingendo il titolo nettamente al rialzo in avvio di seduta.
Il CdA ha sottolineato che Exor e la famiglia Agnelli sono “azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, che restano pienamente impegnati nei confronti del Club, sostenendo il nuovo team di gestione nell’attuazione di una strategia chiara volta a raggiungere risultati importanti sia dentro che fuori dal campo”.
Nei primi minuti di contrattazioni, le azioni Juventus sono balzate fino all’11%, toccando quota 2,42 euro, il livello più alto dal 24 novembre. Prima del rally di oggi, il titolo aveva perso circa il 27% nel corso del 2025 e il club non registra un utile netto annuale da quasi un decennio.
Il movimento segue l’annuncio di venerdì di Tether, che ha comunicato di aver presentato a Exor un’offerta vincolante, non sollecitata e interamente in contanti per acquisire l’intera partecipazione della holding della famiglia Agnelli nella Juventus. Tether, che detiene già l’11,527% del capitale del club, ha dichiarato che successivamente lancerebbe un’offerta pubblica di acquisto sulle restanti azioni allo stesso prezzo, finanziata interamente con mezzi propri e accompagnata da un impegno di lungo periodo nei confronti della società.
Secondo i calcoli di Tether, la quota di Exor equivale al 65,4% del capitale della Juventus. Il prezzo proposto è pari a 2,66 euro per azione, valorizzando il 100% della società a circa 1,1 miliardi di euro, con un premio di circa il 20,74% rispetto al prezzo ufficiale del titolo Juventus dell’11 dicembre.
L’offerta è stata presentata “con l’obiettivo di dimostrare la forte convinzione di Tether nella possibilità di concludere una transazione reciprocamente soddisfacente in uno spirito di collaborazione, che sarebbe nel migliore interesse della società e dei suoi stakeholder”, ha spiegato la società.
Anche l’amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino, è intervenuto pubblicamente. “Fin dall’inizio, il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita”, ha scritto su X. In seguito ha aggiunto: “Per me, la Juventus è sempre stata parte della mia vita. Sono cresciuto con questa squadra. Da ragazzo ho imparato il significato di impegno, resilienza e responsabilità, guardando la Juventus affrontare successi e difficoltà con dignità. Queste lezioni mi sono rimaste dentro ben oltre il fischio finale. Il nostro interesse per la Juventus nasce da una profonda ammirazione e rispetto. La Juventus è un simbolo dell’eccellenza italiana con una presenza davvero globale, costruita nel corso delle generazioni grazie al duro lavoro, all’ambizione e alla fedeltà incrollabile dei suoi tifosi”.
Nonostante queste dichiarazioni, la risposta della Juventus è stata netta. Il consiglio di amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta, ribadendo che il club “è una società storica e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, e restano pienamente impegnati nel sostenere il Club, affiancando il nuovo management nell’esecuzione di una strategia chiara per raggiungere risultati eccellenti sia dentro che fuori dal campo”.
A rafforzare questa posizione è intervenuto anche l’amministratore delegato di Exor, John Elkann, in un videomessaggio. “La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni. È parte nel senso più vero del termine, perché nel corso di un secolo quattro generazioni l’hanno fatta crescere, resa forte, curata nei momenti difficili e celebrata in quelli felici”, ha affermato.
Ha poi ampliato il messaggio oltre la dimensione azionaria: “Ma non solo: la Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, composta da milioni di tifosi che amano la Juve come amano le persone care. Proprio per questa passione, per questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la squadra e a guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita”, ha concluso Elkann.

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