Goldman Sachs ha avviato la copertura su Tenaris (BIT:TEN), assegnando un rating neutral e fissando un prezzo obiettivo a 18,80 euro per azione.
La decisione arriva con il titolo Tenaris scambiato intorno a 17,27 euro nelle contrattazioni mattutine, in rialzo di circa lo 0,5%, il che implica un potenziale di apprezzamento di circa il 9% rispetto alla valutazione della banca.
Tenaris, quotata sia a Milano sia a New York, produce tubi in acciaio senza saldatura e saldati utilizzati nelle attività di perforazione, nella distribuzione di petrolio e gas e in diverse applicazioni industriali. Il gruppo offre attualmente un dividend yield del 2,87% e ha registrato una performance da inizio anno pari al 12,18%.
L’avvio della copertura è stato annunciato dall’analista Michele Della Vigna, che ha evidenziato il posizionamento solido di Tenaris all’interno del comparto delle attrezzature per l’oil & gas. Goldman considera la società tra i leader del settore, grazie a un bilancio robusto, a un’elevata generazione di cassa, a un rendimento da dividendo vicino al 3% e a un free cash flow yield atteso nell’intervallo dell’8–10% nei prossimi anni.
La valutazione resta tuttavia prudente guardando al 2026. Secondo Goldman, potrebbero emergere pressioni legate a prezzi del petrolio più deboli, a una riduzione dell’attività di perforazione con effetti sulla domanda di OCTG, oltre a fattori come i dazi statunitensi sulle barre d’acciaio e la maggiore esposizione di Tenaris allo shale USA.
L’inizio della copertura avviene in una fase in cui le società energetiche continuano a gestire con cautela gli investimenti, in un contesto di prezzi del petrolio volatili e di transizione energetica in corso. Goldman Sachs ritiene che il calo dei prezzi globali del petrolio e dell’attività di perforazione OCTG possa essere in parte compensato nel 2026 dalla domanda di pozzi più complessi e progetti offshore, dal crescente utilizzo del gas per la produzione di energia e da prezzi LNG sostenuti legati a sviluppi in acque profonde e ad alta pressione.
All’interno del settore, Goldman esprime una preferenza per la francese Vallourec (EU:VK), secondo produttore mondiale di tubi in acciaio senza saldatura. Secondo la banca, Vallourec sarà meglio posizionata nel 2026 grazie alla piena integrazione verticale negli Stati Uniti, mentre Tenaris potrebbe risentire maggiormente dei dazi e di una più elevata esposizione al mercato.
Goldman aggiunge che, con Vallourec impegnata a colmare il divario in termini di EBITDA per tonnellata e di conversione della cassa rispetto a Tenaris, lo storico sconto di valutazione rispetto ai peer dovrebbe ridursi a circa il 5%, sostenuto da un “solido portafoglio ordini internazionale”, destinato a supportare la crescita degli utili fino al 2026-2027.
Anche le recenti trimestrali hanno influenzato il sentiment degli analisti. I risultati del terzo trimestre di Tenaris hanno superato le attese, con ricavi ed EBITDA adjusted superiori rispettivamente del 6,2% e del 20,2% alle stime di Stifel. Di conseguenza, Stifel ha alzato il target price sul titolo da 37 a 45 dollari, confermando il rating buy, rispetto ai 40,40 dollari della chiusura di venerdì a New York.
TD Cowen ha adottato una linea simile, incrementando il prezzo obiettivo a 46 dollari da 43, citando risultati trimestrali migliori del previsto e una guidance positiva per il quarto trimestre.
Di contro, Piper Sandler ha declassato Tenaris da overweight a neutral, riducendo il target price a 41 dollari da 48, per via delle preoccupazioni legate alla stabilizzazione dei prezzi dei tubi per l’oil & gas e al possibile impatto di cambiamenti nelle normative commerciali. Nonostante queste criticità, secondo TD Cowen Tenaris ha comunque sovraperformato l’indice OIH di circa 400 punti base.

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