Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I future USA avanzano leggermente mentre i mercati guardano a dati chiave e decisioni sui tassi

I future legati ai principali indici azionari statunitensi hanno mostrato lievi rialzi, con gli investitori che si preparano a una settimana ricca di potenziali catalizzatori di mercato. In agenda figurano numerose decisioni sui tassi di interesse da parte delle banche centrali globali, oltre alla pubblicazione di dati macroeconomici statunitensi rinviati a causa di una prolungata chiusura del governo federale. Sul fronte internazionale, tornano le preoccupazioni sul settore immobiliare cinese dopo che China Vanke non è riuscita a ottenere il sostegno necessario dei creditori per rinviare il rimborso del debito. Sul piano societario, SpaceX starebbe muovendo i primi passi verso una possibile quotazione in Borsa, mentre i prezzi del petrolio registrano lievi rialzi.

I future puntano al rialzo

I future azionari statunitensi hanno segnato un moderato progresso lunedì, mentre i trader entrano in una delle ultime settimane complete di contrattazioni prima delle chiusure di fine anno.

Alle 02:48 ET, i future sul Dow Jones salivano di 126 punti, pari allo 0,3%, quelli sull’S&P 500 avanzavano di 14 punti (+0,2%) e i future sul Nasdaq 100 guadagnavano 28 punti (+0,1%).

Wall Street aveva chiuso la settimana precedente in calo, con l’S&P 500 arretrato rispetto al massimo storico di chiusura toccato giovedì. Il sentiment è stato appesantito da trimestrali deludenti di colossi esposti all’intelligenza artificiale come Oracle (NYSE:ORCL) e Broadcom (NASDAQ:AVGO), che hanno riacceso i dubbi sulla sostenibilità degli ingenti investimenti nel settore.

Gli investitori restano inoltre concentrati sul quadro macroeconomico, alla ricerca di indicazioni sulla futura traiettoria della politica monetaria della Federal Reserve, dopo il taglio dei tassi di 25 punti base deciso la scorsa settimana.

In arrivo dati USA rinviati

Maggiore chiarezza potrebbe arrivare nei prossimi giorni con la pubblicazione di una serie di indicatori economici statunitensi rinviati durante la chiusura record del governo federale.

Martedì è atteso il rapporto sull’occupazione di novembre, con gli economisti interpellati da Reuters che prevedono una crescita contenuta di 35.000 posti di lavoro. I dati sui nonfarm payrolls di ottobre, mai pubblicati a causa dello stop delle attività governative, saranno inclusi nel report di novembre.

È inoltre prevista la diffusione del nuovo tasso di disoccupazione, dopo che la chiusura di 43 giorni aveva impedito la raccolta dei dati di ottobre.

“Qualsiasi dato più debole delle attese potrebbe anticipare le aspettative su un prossimo taglio dei tassi da parte della Fed”»”, hanno scritto gli analisti di ING in una nota.

I mercati guarderanno anche a un importante indicatore mensile dell’inflazione statunitense, ampiamente utilizzato per monitorare l’andamento dei prezzi al consumo.

Per la Fed, la solidità del mercato del lavoro è diventata una priorità maggiore rispetto alle persistenti pressioni inflazionistiche. Sebbene diversi indicatori suggeriscano un raffreddamento dell’occupazione, l’assenza di dati ufficiali completi negli ultimi mesi ha costretto decisori politici e investitori a fare maggiore affidamento su fonti alternative.

Crollano le azioni China Vanke

I titoli China Vanke sono scesi lunedì dopo che il gruppo immobiliare non è riuscito a ottenere il consenso necessario dei bondholder per estendere una rilevante scadenza obbligazionaria, riaccendendo i timori di una nuova crisi del debito nel settore immobiliare cinese.

Il titolo Vanke ha perso il 2,8% a Shenzhen, dopo che le comunicazioni ufficiali hanno mostrato che la maggioranza dei creditori ha respinto la proposta di rinviare di un anno il pagamento di un bond in scadenza lunedì.

La società dispone ora di un periodo di grazia di cinque giorni lavorativi per rimborsare 2 miliardi di yuan (280 milioni di dollari), pena il rischio di default.

Vanke aveva già comunicato a novembre l’intenzione di rinegoziare parte del proprio debito, una mossa che ha nuovamente sollevato dubbi sulla tenuta del mercato immobiliare cinese. Essendo sostenuta dallo Stato, un eventuale default di Vanke rappresenterebbe il caso più rilevante finora, superando potenzialmente quelli di Evergrande e Country Garden.

Anche altri titoli immobiliari cinesi hanno chiuso in calo: New World Development Co Ltd ha perso il 3,0% a Hong Kong, mentre China CITIC Construction ha ceduto l’1,0%.

SpaceX valuta i preparativi per una possibile IPO

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i dirigenti di SpaceX hanno avviato i primi contatti con le banche di Wall Street per valutare un ruolo di consulenza in vista di una possibile quotazione in Borsa.

Le banche d’investimento dovrebbero presentare le prime proposte nelle prossime settimane. Secondo indiscrezioni recenti, una IPO potrebbe valutare SpaceX oltre 1.000 miliardi di dollari.

Il fondatore e CEO Elon Musk ha confermato la scorsa settimana che l’ipotesi di una IPO è allo studio e, secondo il WSJ, i dipendenti sarebbero già stati informati dei preparativi.

SpaceX è un fornitore chiave di tecnologie spaziali per il governo degli Stati Uniti e ha recentemente registrato una forte crescita anche attraverso il business di internet satellitare Starlink.

Il petrolio torna a salire

I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve rialzo, recuperando parzialmente dopo i forti cali della scorsa settimana. Gli operatori hanno valutato i rischi di possibili interruzioni dell’offerta globale legate all’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Venezuela, oltre alle speculazioni su un potenziale accordo di pace tra Russia e Ucraina.

Il Brent guadagnava lo 0,2% a 61,24 dollari al barile, mentre il WTI avanzava dello 0,3% a 57,39 dollari.

Entrambi i benchmark avevano perso oltre il 4% la scorsa settimana, soprattutto a causa dei timori che l’offerta globale di greggio stia crescendo più rapidamente della domanda.

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