Le borse europee sono rimaste prive di direzione mercoledì, con gli operatori in attesa dell’importante comunicazione di politica monetaria della Federal Reserve statunitense.
Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco segnava -0.1%, il CAC 40 francese -0.1%, mentre il FTSE 100 britannico avanzava dello 0.1%.
La riunione della Fed al centro dell’attenzione
Gli investitori di tutto il mondo guardano alla riunione conclusiva dell’anno della Fed, dove la banca centrale statunitense è ampiamente attesa tagliare i tassi di 25 punti base. L’ultima riduzione era avvenuta il 29 ottobre, portando l’intervallo di riferimento a 3.75%–4.00% dal precedente 4.00%–4.25%.
Tuttavia, la decisione potrebbe non essere unanime: cinque dei dodici membri votanti del FOMC hanno espresso opposizione o scetticismo verso ulteriori allentamenti.
A complicare il quadro c’è anche un ritardo nei dati economici. Il più lungo shutdown governativo nella storia degli Stati Uniti ha posticipato la pubblicazione del report sull’occupazione di novembre al 16 dicembre, costringendo la Fed a deliberare con un quadro informativo incompleto.
Prima della decisione della Fed, la Banca del Canada dovrebbe mantenere il tasso principale invariato al 2.25%, con molti economisti che prevedono stabilità almeno fino al 2027.
Tui brilla con i risultati 2025
Sul fronte societario europeo, Tui (TG:TUI1) ha registrato utili rettificati da record per l’anno fiscale 2025, superando anche le previsioni aggiornate di agosto e segnando una crescita del 12.6% annuo. Il gruppo turistico ha inoltre annunciato il pagamento del suo primo dividendo.
La norvegese Storebrand (TG:A3KNZ7) ha alzato l’obiettivo per i risultati 2028, aumentando il target di ritorno sul capitale dal 14% al 17%.
La svedese Husqvarna (TG:HRZ) ha rivisto i propri obiettivi a lungo termine e presentato un importante programma di riduzione dei costi in vista del capital markets day.
Gli investitori osserveranno anche i risultati di Oracle (NYSE:ORCL), in arrivo dopo la chiusura di Wall Street.
Gli analisti di Vital Knowledge hanno scritto che le “prenotazioni [sono] attese nuovamente esplosive, mentre il flusso di cassa risente delle ingenti spese dell’azienda.”
Il petrolio risale grazie al calo delle scorte USA
I prezzi del petrolio sono leggermente saliti mercoledì, sostenuti dal forte calo delle scorte statunitensi, dai negoziati di pace sull’Ucraina e dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed.
Il Brent è aumentato dello 0.2% a 62,05 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense ha guadagnato lo 0.2% a 58,38 dollari.
Entrambi i benchmark erano scesi di quasi il 3% nelle due sedute precedenti, in mezzo alle ipotesi che un accordo di pace Russia-Ucraina potesse portare alla rimozione delle sanzioni internazionali sulle aziende russe, liberando sul mercato ulteriori forniture di greggio.
Tuttavia, i dati dell’American Petroleum Institute pubblicati martedì hanno mostrato che le scorte di greggio commerciale USA sono diminuite di 4,8 milioni di barili nella settimana al 5 dicembre — molto più del calo previsto di circa 1,7 milioni.
La diminuzione superiore alle attese suggerisce una domanda più forte o un’offerta più limitata, migliorando il sentiment, insieme alla prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Fed.

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