I futures azionari statunitensi sono saliti leggermente lunedì, mentre gli investitori si preparano all’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve. Intanto, il mercato continua a valutare le implicazioni del piano di Netflix per acquistare le attività TV, cinematografiche e di streaming di Warner Bros Discovery. Sul fronte macro asiatico, l’economia giapponese ha registrato una contrazione più forte del previsto, mentre le esportazioni cinesi sono rimbalzate nonostante un forte calo verso gli Stati Uniti.
I futures USA restano positivi in vista della Fed
I futures statunitensi hanno aperto in lieve rialzo, estendendo i guadagni della settimana precedente.
Alle 02:40 ET:
- I futures S&P 500 +13 punti (0,2%)
- I futures Nasdaq 100 +87 punti (0,3%)
- I futures Dow Jones +24 punti (0,1%)
Tutti e tre gli indici principali hanno chiuso la settimana precedente in territorio positivo per la seconda volta consecutiva. L’ottimismo deriva anche dall’attesa di un taglio dei tassi da parte della Fed mercoledì, dopo che l’indice PCE core ha mostrato un’inflazione più debole del previsto. Secondo il FedWatch del CME, c’è l’88% di probabilità di un taglio.
La battaglia regolatoria sul takeover di Netflix sta per iniziare
Netflix (NASDAQ:NFLX) ha annunciato l’intenzione di acquistare per 72 miliardi di dollari gli asset televisivi, cinematografici e di streaming di Warner Bros Discovery (NASDAQ:WBD). Tuttavia, l’operazione dovrà affrontare un intenso esame antitrust negli Stati Uniti e in Europa.
Anthony Saglimbene di Ameriprise Financial ha dichiarato: “Il fattore principale in un accordo di queste dimensioni e complessità sono gli ostacoli regolatori che queste due aziende dovranno superare.”
Ha aggiunto: “Entrambe le aziende probabilmente prevedono che potrebbero dover vendere degli asset per ottenere l’approvazione. E penso che ci sia spazio sufficiente per farlo.”
I sindacati di Hollywood e gli operatori cinematografici temono che l’accordo possa ridurre i posti di lavoro e limitare le uscite nelle sale.
Il Presidente USA Donald Trump è intervenuto domenica dichiarando: “Sarò coinvolto in quella decisione.”
Ha aggiunto che potrebbe esserci una concentrazione eccessiva nel settore: “Questo dovranno dirlo gli economisti… Ma è una quota di mercato molto grande. Non c’è dubbio che potrebbe essere un problema.”
Il PIL giapponese si contrae più del previsto
Il PIL giapponese del terzo trimestre è sceso del 2,3% annualizzato, peggio della stima preliminare (-1,8%). Su base trimestrale, il calo è stato dello 0,6%.
Il dato rafforza la logica del maxi pacchetto di stimolo varato dal Primo ministro Sanae Takaichi, che dovrebbe aumentare la crescita di 1,4 punti percentuali l’anno per tre anni.
Nonostante la debolezza, la BOJ è comunque attesa alzare i tassi nella riunione del 18–19 dicembre, poiché l’inflazione è rimasta al 2% o oltre per più di tre anni e mezzo.
Le esportazioni cinesi rimbalzano a novembre
A novembre:
- esportazioni +5,9%
- importazioni +1,9%
Il surplus commerciale sale a 111,68 miliardi di dollari.
I dati mostrano un forte spostamento verso mercati non statunitensi, mentre i dazi elevati di Trump continuano a pesare.
Andamento per Paese:
- USA: –29%
- UE: +14,8%
- Australia: +35,8%
- ASEAN: +8,2%
Petrolio vicino ai massimi di due settimane
Lunedì Brent +0,2% a 63,85 $, WTI +0,2% a 60,20 $. Entrambi i contratti hanno chiuso venerdì ai massimi dal 18 novembre.
Reuters segnala che G7 ed UE stanno valutando la sostituzione del price cap sul petrolio russo con un divieto totale dei servizi marittimi, che potrebbe ridurre ulteriormente le forniture.

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