DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei scendono mentre gli investitori valutano i nuovi segnali economici

Le azioni europee sono scivolate leggermente lunedì, con il sentiment in indebolimento mentre i trader inauguravano l’ultimo mese dell’anno e analizzavano una fitta serie di indicatori economici regionali.

Alle 09:17 GMT, lo Stoxx 600 era in calo dello 0,1% a 575,62. Il DAX tedesco perdeva lo 0,6%, il CAC 40 francese arretrava dello 0,2% e il FTSE 100 britannico scendeva dello 0,1%.

Una serie di dati in arrivo dovrebbe modellare le aspettative sull’economia europea in vista del 2026. Gli indici manifatturieri dell’Eurozona sono tornati in territorio di contrazione a novembre, e anche Germania e Francia hanno registrato un indebolimento dell’attività produttiva.

Le preoccupazioni riguardo al settore dell’intelligenza artificiale—soprattutto il rischio di una possibile bolla speculativa—restano centrali, sebbene parte delle ansie si sia attenuata verso la fine di novembre.

Nel frattempo, l’andamento delle vendite nel Black Friday e Cyber Monday negli Stati Uniti e altrove ha continuato a influenzare il sentiment complessivo dei mercati.

Le azioni Airbus (EU:AIR) sono state tra le principali ribassiste dopo che la società ha comunicato di aver richiamato 6.000 velivoli per riparazioni software immediate, un intervento che riguarda oltre metà della sua flotta mondiale.

Pressioni anche per i titoli della difesa, in seguito alle notizie secondo cui funzionari statunitensi e ucraini avrebbero avuto colloqui “produttivi” su un possibile accordo di pace nel conflitto con la Russia. L’indice europeo della difesa è sceso di oltre il 2%, con cali per aziende come Hensoldt (TG:HAG), Rheinmetall (TG:RHM) e Leonardo (BIT:LDO).

Il petrolio sale mentre l’OPEC+ mantiene invariata la produzione

I prezzi del greggio sono aumentati di oltre l’1% lunedì, sostenuti dalla conferma dell’OPEC+ di mantenere invariati i livelli produttivi nel primo trimestre e da nuovi rischi geopolitici sull’offerta.

Alle 04:12 ET, i futures sul Brent per febbraio salivano dell’1,92% a 63,57 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) guadagnava il 2,12% a 59,76 dollari.

L’OPEC+ ha ribadito domenica che prolungherà la pausa degli aumenti di produzione fino all’inizio del prossimo anno, mantenendo tagli volontari per circa 3,24 milioni di barili al giorno. Il gruppo ha indicato una linea prudente mentre valuta andamenti della domanda difficili da prevedere e la possibilità di un eccesso di offerta nel 2026.

Il greggio ha trovato ulteriore sostegno dopo una serie di attacchi nel weekend contro infrastrutture energetiche russe che hanno interrotto i flussi di esportazione. Il Caspian Pipeline Consortium—una delle principali rotte per il greggio kazako e russo attraverso il Mar Nero—ha sospeso le spedizioni dopo che un attacco con drone navale ha danneggiato in modo significativo un punto di ormeggio presso il terminal di Novorossiysk.

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