I prezzi dell’oro sono scesi negli scambi asiatici di lunedì, proseguendo le perdite della scorsa settimana mentre i mercati continuano a ridimensionare le aspettative di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre.
Il rafforzamento del dollaro ha aggiunto ulteriore pressione, mentre l’aumento dell’avversione al rischio legato al rinvio dell’allentamento monetario e all’incertezza economica non ha aiutato il metallo prezioso.
L’oro spot è sceso dello 0,6% a 4.053,84 dollari l’oncia alle 00:33 ET (05:33 GMT), mentre i future sull’oro di dicembre sono calati dello 0,9% a 4.055,91 dollari l’oncia.
L’oro arretra mentre i mercati rivedono le aspettative per dicembre
Il recente ribasso riflette una riduzione ulteriore delle scommesse su un taglio dei tassi a dicembre.
Secondo il CME FedWatch, i mercati prevedevano una probabilità del 39,8% di un taglio di 25 punti base alla riunione del 10–11 dicembre della Fed, in netto calo rispetto al 61,9% della settimana precedente.
Le probabilità di nessuna modifica sono salite al 60,2%, dal 38,1% precedente.
Il cambiamento è legato alla crescente incertezza sull’economia statunitense, soprattutto dopo la fine del più lungo shutdown governativo della storia. Tale blocco dovrebbe ritardare o distorcere i principali dati economici di ottobre, in particolare inflazione e occupazione.
Senza indicazioni chiare, la Fed si avvicina alla riunione di dicembre con scarsa visibilità. Le aspettative per un “hold” sono state rafforzate anche dai segnali di un’inflazione ostinata negli USA, mentre il presidente Jerome Powell non ha fornito indicazioni concrete su un possibile taglio a dicembre.
Tassi alti per un periodo prolungato rimangono negativi per l’oro e per altri metalli che non generano rendimento.
Nel comparto dei metalli preziosi, il platino spot è salito dello 0,1% a 1.548,0 $/oz ma resta in forte calo rispetto alla seduta precedente; l’argento spot è rimasto stabile a 50,5795 $/oz dopo una forte correzione dai massimi quasi record della scorsa settimana.
Dollaro stabile in attesa dei verbali della Fed e dei dati USA
Il dollaro si è leggermente rafforzato lunedì, recuperando parte delle perdite della scorsa settimana, con il dollar index in rialzo dello 0,1%.
L’attenzione ora si concentra su una settimana ricca di dati USA, tra cui il rapporto sui non-farm payrolls di settembre atteso giovedì e gli indici PMI di novembre.
Mercoledì usciranno anche i verbali della riunione di ottobre della Fed, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni in vista della decisione di dicembre.
Inflazione e occupazione restano i due fattori chiave per la Fed, ma funzionari statunitensi hanno avvertito che i dati di ottobre potrebbero non essere pubblicati a causa dello shutdown.

Leave a Reply