doValue (BIT:DOV) ha pubblicato i risultati del terzo trimestre, sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti, registrando ricavi lordi pari a 123 milioni di euro, in aumento del 23% su base annua, ma circa l’1% al di sotto delle stime.
L’EBITDA rettificato ha raggiunto 38 milioni di euro, con una crescita del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e perfettamente in linea con le attese. La performance è stata sostenuta da costi operativi leggermente inferiori, con un cost-to-income ratio del 67%, ossia 40 punti base sotto le previsioni.
Dopo la pubblicazione dei risultati, il titolo doValue è salito del 7% in Borsa.
Come previsto, la generazione di cassa è stata stagionalmente più debole, ma la società ha registrato un ulteriore contributo positivo dal capitale circolante, con un rilascio di cassa di circa 2 milioni di euro nel trimestre. Tuttavia, maggiori esborsi fiscali hanno portato a un leggero aumento dell’indebitamento netto, che si è attestato a 493 milioni di euro, circa l’1% sopra le stime.
Da inizio anno, doValue ha ottenuto nuovi mandati per un valore complessivo di 12,4 miliardi di euro, superando già il target 2025 di 12 miliardi, in precedenza rivisto al rialzo rispetto all’obiettivo iniziale di 8 miliardi. Inoltre, la società ha annunciato l’estensione dell’accordo di Forward Flow con BPER, ora ampliato per includere anche BPSO.
Il management ha confermato la guidance per l’intero esercizio, prevedendo un EBITDA rettificato compreso tra 210 e 220 milioni di euro, un free cash flow di 60–70 milioni di euro e un rapporto debito netto/EBITDA rettificato di 2,0x.

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