Prysmian alza la guidance 2025 dopo un forte terzo trimestre trainato dalla crescita della trasmissione

Prysmian SpA (BIT:PRY) ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2025 dopo aver riportato risultati del terzo trimestre superiori alle attese, sostenuti dall’ottima performance delle divisioni Renewable Transmission e Power Grids.

Il produttore italiano di cavi ha registrato ricavi trimestrali pari a 5,03 miliardi di euro, circa il 3% sopra il consenso aziendale di 4,86 miliardi. L’EBITDA rettificato si è attestato a 644 milioni di euro, superando le stime dell’1% e con un margine del 12,8%, leggermente inferiore al 13,1% previsto. La crescita organica ha raggiunto il 9,2%, contro il 7,8% stimato.

Jefferies ha definito l’aggiornamento “solido ma con aspettative elevate,” aggiungendo che “una crescita più forte e una buona esecuzione nella Trasmissione, insieme a un contributo molto superiore alle attese nelle Soluzioni Digitali, sono stati compensati da una debolezza nell’Elettrificazione e da margini leggermente inferiori nelle Power Grids.”

Per segmento, la Renewable Transmission ha registrato una crescita organica del 39%, ben oltre il 28% previsto, grazie all’aumento della capacità e all’esecuzione efficiente dei progetti. Le Power Grids sono cresciute del 15%, contro l’8% stimato, con una solida performance in Nord America ed Europa. L’Elettrificazione è rimasta stabile rispetto alle attese di un incremento del 3%, mentre le Soluzioni Digitali sono aumentate del 13%, superando il 9% previsto e beneficiando dell’acquisizione di Channell.

A livello di redditività, l’EBITDA della Renewable Transmission è risultato superiore del 15% alle stime, quello delle Power Grids del 2%, mentre l’Elettrificazione è risultata inferiore dell’8%. Le Soluzioni Digitali hanno superato le previsioni del 13%, grazie alla crescita organica e al contributo delle recenti integrazioni.

Dopo i risultati trimestrali, Prysmian ha aggiornato la guidance per il 2025 e ora prevede un EBITDA rettificato compreso tra 2,38 e 2,43 miliardi di euro, rispetto al precedente intervallo di 2,3–2,38 miliardi. Il valore mediano della nuova forchetta è in linea con il consenso di mercato a 2,41 miliardi di euro. Il free cash flow atteso è stato rivisto a 1,03–1,13 miliardi di euro, rispetto alla stima precedente di 1–1,08 miliardi.

Jefferies ha commentato che Prysmian “probabilmente non sta ancora beneficiando dei dazi sul rame, ma ciò fa ben sperare per il 2026,” aggiungendo che la revisione al rialzo della guidance è “guidata dall’ottima performance nella Trasmissione e in Nord America.” La società di brokeraggio ha confermato la raccomandazione “buy” con un target price di 102 euro, che implica un potenziale rialzo dell’11% rispetto alla chiusura precedente di 91,70 euro. Jefferies ha inoltre previsto “lievi revisioni positive del consenso verso la parte alta della forchetta.”

Prysmian ha segnalato un portafoglio ordini high-voltage stabile a circa 16 miliardi di euro. Nel 2024, il gruppo con sede a Milano ha registrato 17 miliardi di euro di ricavi e 1,9 miliardi di euro di EBITDA rettificato.

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