I futures americani sono rimasti stabili giovedì, mentre gli investitori hanno valutato una serie di eventi cruciali: la nuova decisione sui tassi della Federal Reserve, il raro incontro tra Donald Trump e Xi Jinping e le trimestrali dei principali colossi tecnologici, che continuano a spingere miliardi di dollari sugli investimenti in intelligenza artificiale.
Wall Street cauta dopo una seduta volatile
Alle 03:43 ET, i futures sul Dow Jones perdevano 26 punti (-0,1%), mentre quelli sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 erano in lieve calo. La chiusura di mercoledì era stata mista: il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,2%, l’S&P 500 è rimasto invariato, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,6%, sostenuto dalla corsa record di Nvidia (NASDAQ:NVDA), diventata la prima azienda a raggiungere una capitalizzazione di 5.000 miliardi di dollari.
Anche gli utili aziendali hanno influenzato l’umore dei mercati: Caterpillar (NYSE:CAT) ha registrato risultati trimestrali superiori alle attese, con un rialzo delle azioni dell’11,6%, offrendo un raro slancio al comparto industriale.
La Fed taglia i tassi ma invita alla prudenza
La Federal Reserve ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo nella fascia 3,75%–4,00%, il terzo taglio nel 2025. La mossa era ampiamente prevista, ma le prospettive future restano incerte a causa della mancanza di dati economici dovuta alla chiusura parziale del governo federale.
La decisione ha mostrato divisioni interne: Stephen Miran, governatore nominato da Trump, ha chiesto un taglio più profondo di 50 punti base, mentre il presidente della Fed di Kansas City, Jeffery Schmid, ha votato per lasciare i tassi invariati.
Durante la conferenza stampa, Jerome Powell ha sottolineato che un nuovo taglio a dicembre è «tutt’altro che scontato», portando gli operatori a ridurre le aspettative di un’altra riduzione al 71%, dal 90% precedente.
Powell ha inoltre annunciato la fine del programma di inasprimento quantitativo, interrompendo la riduzione del bilancio della Fed a causa di tensioni sui mercati monetari a breve termine.
Altrove, la Banca del Giappone ha mantenuto la propria politica monetaria invariata ma ha ribadito l’intenzione di alzare i tassi gradualmente se le condizioni economiche lo permetteranno. Anche la Banca Centrale Europea dovrebbe mantenere i tassi fermi al 2%, dopo che Christine Lagarde aveva affermato che l’istituto si trova «in una buona posizione».
Trump e Xi si incontrano per una nuova intesa commerciale
La politica commerciale è tornata al centro dell’attenzione con l’incontro tra Donald Trump e Xi Jinping a Busan, Corea del Sud, il primo faccia a faccia in sei anni. Trump ha definito i colloqui «straordinari» e ha annunciato un accordo annuale su terre rare e minerali critici, insieme a un taglio al 10% dei dazi legati al fentanyl.
In cambio, Pechino ha promesso di limitare l’esportazione delle sostanze chimiche usate per produrre fentanyl e di sospendere le restrizioni sulle terre rare, cruciali per l’industria dei veicoli elettrici e dei semiconduttori. Trump ha aggiunto che la Cina inizierà ad acquistare «enormi quantità» di **soia e prodotti agricoli statunitensi «a partire da subito»*.
Il Ministero cinese del Commercio ha confermato la sospensione di un anno delle restrizioni e un accordo su fentanyl e commercio agricolo.
Trump ha precisato che il chip Blackwell di Nvidia non è stato discusso, chiarendo che il futuro dell’azienda in Cina — un mercato da 50 miliardi di dollari — dipenderà «dalle decisioni della stessa società».
Dopo il colloquio di 90 minuti, gli analisti di Vital Knowledge hanno osservato che «i risultati non cambiano davvero lo status quo» delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Le trimestrali dei colossi tech dominano l’attenzione
Gli investitori hanno esaminato i risultati dei giganti tecnologici Meta Platforms (NASDAQ:META), Alphabet (NASDAQ:GOOG) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), in attesa di Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN).
Le azioni di Meta sono crollate di oltre 7% nel dopo mercato, dopo che l’azienda ha annunciato che aumenterà “in modo aggressivo” gli investimenti per sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di superare l’intelligenza umana. L’annuncio ha suscitato preoccupazioni per l’entità dei costi. Nonostante ricavi record, l’utile netto ha deluso a causa di un onere fiscale legato alla legge di bilancio di Trump.
Alphabet, casa madre di Google, ha registrato ricavi record e un utile in crescita del 33% a 35 miliardi di dollari, grazie alle divisioni cloud e pubblicità digitale. Le azioni sono salite del 7% nel trading serale.
Microsoft ha beneficiato della forte domanda per servizi cloud e AI, annunciando che raddoppierà la capacità dei data center nei prossimi due anni. Tuttavia, ha avvertito che le spese AI supereranno le stime precedenti, spingendo il titolo in calo del 2% nel dopo mercato.
Alcuni analisti hanno avvertito che l’eccessiva corsa agli investimenti potrebbe generare una bolla tecnologica sull’AI, simile a quella del boom dot-com.
OpenAI prepara la IPO del secolo
Secondo Reuters, OpenAI sta preparando una offerta pubblica iniziale per il 2027, che potrebbe valutare la società fino a 1.000 miliardi di dollari, diventando così la più grande IPO della storia.
L’azienda punta a raccogliere almeno 60 miliardi di dollari, con il deposito ufficiale previsto nella seconda metà del 2026. L’operazione darebbe al CEO Sam Altman il capitale necessario per portare avanti la sua visione sull’intelligenza artificiale generale.
Nota per ChatGPT, OpenAI ha già impegnato centinaia di miliardi di dollari in chip e infrastrutture AI. Questa settimana ha inoltre raggiunto un accordo con Microsoft, il suo principale sostenitore, per diventare una società a scopo di lucro e finanziare la prossima fase di crescita.

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