I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente invariati mercoledì, oscillando intorno ai minimi di tre settimane, mentre l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e l’attesa per la decisione sui tassi della Federal Reserve hanno spinto gli investitori alla cautela.
Alle 01:40 ET (05:40 GMT), l’oro spot è salito dello 0,2% a 3.957,42 dollari l’oncia, mentre i future sull’oro statunitensi sono scesi dello 0,1% a 3.977,76 dollari. Il metallo prezioso ha perso terreno nelle ultime due sessioni, raggiungendo il livello più basso da inizio ottobre a causa del calo della domanda di beni rifugio.
La decisione della Fed al centro dell’attenzione
I mercati si aspettano ampiamente che la Federal Reserve annunci un taglio dei tassi di 25 punti base al termine della riunione di due giorni prevista per mercoledì.
Tuttavia, gli investitori si concentrano soprattutto sulle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, riguardo alle prossime mosse di politica monetaria. Se Powell dovesse segnalare che ulteriori tagli non sono imminenti o che le pressioni inflazionistiche restano elevate, un aumento dei rendimenti reali o un rafforzamento del dollaro potrebbero pesare ulteriormente sull’oro.
L’ottimismo commerciale riduce l’interesse per i beni rifugio
Segnali di miglioramento nei rapporti commerciali tra Washington e Pechino hanno anch’essi esercitato pressione sull’oro. Le notizie su un accordo quadro riguardante tariffe e restrizioni all’export di terre rare hanno attenuato i timori di un inasprimento della disputa commerciale.
Inoltre, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di voler ridurre il dazio del 20% sulle importazioni cinesi legate ai precursori chimici del fentanyl prima del vertice con il Presidente cinese Xi Jinping previsto in Corea del Sud giovedì.
Trump è arrivato mercoledì a Gyeongju, Corea del Sud, dopo una visita a Tokyo, dove incontrerà il Presidente sudcoreano Lee Jae Myung per discutere di cooperazione regionale e commercio.
Questi sviluppi hanno ridotto la domanda di asset difensivi come l’oro, mentre gli operatori mostrano maggiore fiducia nelle prospettive economiche globali.
Metalli in attesa dell’esito della Fed
Il mercato dei metalli è rimasto tranquillo in vista dell’annuncio della Fed. I future sull’argento sono aumentati dello 0,3% a 47,45 dollari l’oncia, mentre i future sul platino sono scesi dello 0,6% a 1.575,80 dollari.
Tra i metalli industriali, il rame di riferimento al London Metal Exchange è salito dello 0,2% a 11.053,20 dollari per tonnellata, mentre i future sul rame statunitensi hanno guadagnato 0,3% a 5,18 dollari per libbra.
Sebbene le aspettative di un taglio dei tassi sostengano il prezzo dell’oro, il miglioramento del sentiment di mercato e l’ottimismo sulle trattative commerciali continuano a limitarne i guadagni, suggerendo che il metallo potrebbe restare stabile nel breve termine.

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