Intesa Sanpaolo sotto i riflettori in vista dei risultati trimestrali

La stagione degli utili prosegue sulla FTSE MIB, con il settore bancario ancora protagonista. UniCredit (BIT:UCG) ha inaugurato la tornata il 22 ottobre, annunciando per il terzo trimestre 2025 un utile di 2,6 miliardi di euro (8,7 miliardi nei primi nove mesi). La banca guidata da Andrea Orcel ha registrato un altro risultato record, nonostante i primi segnali di rallentamento del margine d’interesse netto. I ricavi da interessi sono scesi del 2,7% su base annua (193 milioni di euro in meno), compensati però da commissioni, dividendi e profitti da investimenti più elevati.

L’attenzione si sposta ora su Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), che pubblicherà i risultati trimestrali venerdì 31 ottobre. Seguirà BPER Banca (BIT:BPE) il 5 novembre, subito dopo aver completato l’acquisizione di Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSO) il 4 novembre. Chiuderanno la stagione dei cosiddetti “big five” Banco BPM (BIT:BAMI) e Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), attesi rispettivamente per il 6 e 7 novembre.

Le attese degli analisti

Secondo Equita SIM, Intesa Sanpaolo dovrebbe registrare un utile vicino a 2,3 miliardi di euro, in linea con la guidance per l’intero esercizio, fissata oltre i 9 miliardi di euro. Il consenso sui ricavi è intorno a 6,7 miliardi di euro, mentre l’utile dei primi nove mesi dovrebbe superare i 7,5 miliardi di euro.

La banca guidata da Carlo Messina potrebbe contare su un vantaggio competitivo importante in questa fase, grazie alla sua ampia rete di consulenti finanziari, alla piattaforma dei fondi Eurizon e alla divisione assicurativa in costante crescita. Avere una filiera integrata consente alla banca di trattenere una quota maggiore di commissioni, un vantaggio strategico in un contesto di politica monetaria più accomodante.

Target price e raccomandazioni

Lunedì Oddo BHF ha alzato il prezzo obiettivo per Intesa Sanpaolo da 5,80 a 6,20 euro, confermando la raccomandazione “outperform”. In mattinata il titolo è salito dello 0,70% a 5,501 euro. Gli analisti continuano a considerare Intesa una delle migliori scelte tra le banche dell’Europa meridionale, prevedendo che il rerating del settore possa proseguire grazie a una solida generazione di capitale organico, buona solidità patrimoniale e prospettive crescenti per la remunerazione degli azionisti.

All’inizio di ottobre, l’analista Andrea Filtri di Mediobanca aveva confermato la raccomandazione “outperform” e un prezzo obiettivo di 6,60 euro. Mediobanca prevede per il terzo trimestre un utile netto di circa 2,4 miliardi di euro, sostenuto da margini d’interesse stabili e da una moderata crescita delle commissioni. Le linee guida per l’intero anno restano invariate, con un utile netto atteso di circa 9 miliardi di euro, riflettendo una solida qualità dell’attivo e una politica dei dividendi sostenibile.

Aggiornamento sul rating

La scorsa settimana Morningstar DBRS ha migliorato il rating senior preferred a lungo termine di Intesa Sanpaolo da “BBB (high)” a “A (low)” con outlook stabile. Il rating a breve termine è stato confermato a “R-1 (low)” con outlook stabile. L’azione segue un analogo upgrade al rating sovrano dell’Italia annunciato il 17 ottobre. Secondo l’agenzia, “non si prevedono impatti finanziari rilevanti per la banca”.

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