L’eccezionale corsa al rialzo dell’oro potrebbe non essere sostenibile, avverte John Higgins, Chief Markets Economist di Capital Economics. Higgins ritiene che il prezzo del metallo prezioso sia salito ben oltre il suo “valore equo”, segnalando la possibile formazione di una bolla.
Secondo la sua analisi, l’andamento recente dell’oro ha superato non solo l’inflazione ma anche il suo rapporto storico con altri asset reali. “All’inizio del 2025, il prezzo dell’oro era già vicino al suo picco precedente in termini reali, raggiunto nel 1980 “, ha scritto. “Ma ora, il prezzo reale dell’oro è quasi del 60% superiore a quel picco e più di tre volte la sua media dal 1980 “.
L’oro è da sempre considerato un rifugio sicuro nei momenti di incertezza. Tuttavia, Higgins ha osservato che l’attuale impennata non è trainata da fattori consueti come il calo dei rendimenti reali o un’inflazione persistentemente elevata. “Poiché l’oro non paga interessi, il costo opportunità di detenerlo diminuisce quando i rendimenti di questi titoli scendono. Ma quei rendimenti, in generale, sono aumentati “, ha spiegato, sottolineando che la storica correlazione tra Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS) e oro si è “interrotta negli ultimi anni “.
Ha inoltre escluso che l’inflazione sia la causa principale del rally, ribadendo che “l’inflazione è in calo dal picco post-pandemia, anche se rimane più alta di quanto la Fed vorrebbe “.
Higgins ha invece indicato dinamiche speculative come probabile motore della recente ascesa dell’oro. Tra i fattori citati: “i gestori di riserve che diversificano fuori dal dollaro “, una maggiore allocazione in ETF, “la crescente domanda dalla Cina “ e “la semplice paura di restare indietro “.
Tuttavia, alcuni di questi elementi potrebbero avere effetti più duraturi. “Alcuni di questi fattori potrebbero essere “strutturali” e quindi continuare a sostenere il prezzo dell’oro “, ha detto. “Ma sembra sempre più probabile che l’oro si trovi in una bolla destinata a scoppiare a breve “.
L’allarme arriva mentre il metallo prezioso resta vicino ai massimi storici, sostenuto da tensioni geopolitiche, forti acquisti da parte delle banche centrali e un’ondata di entusiasmo tra gli investitori retail. Ma come suggerisce Higgins, il mercato potrebbe essersi distaccato dai fondamentali economici, aumentando il rischio di una brusca inversione.
Il prezzo spot dell’oro è sceso dell’1,8% martedì, perdendo 77 dollari e attestandosi a 4.283 dollari l’oncia alle 09:38 GMT.

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