Barclays punta sulle banche italiane, con Bper Banca (BIT:BPE) sotto i riflettori in vista dei conti trimestrali

Le banche italiane sono al centro dell’ultimo outlook di Barclays sul settore finanziario, mentre la stagione delle trimestrali prende il via a Piazza Affari.

La banca prevede che i risultati del terzo trimestre mostreranno una certa pressione sul margine d’interesse netto (NII) per tutti gli istituti, sebbene complessivamente in linea con le attuali previsioni. Tuttavia, le potenziali operazioni di M&A dovrebbero avere un impatto maggiore dei fondamentali sull’andamento dei titoli. “Crediamo che i fondamentali siano solidi, anche se la crescita degli utili per azione in Italia è in media inferiore rispetto ad altri paesi europei a causa della sensibilità ai tassi d’interesse e della limitata crescita del PIL”, hanno dichiarato gli analisti.

In particolare, per i titoli con raccomandazione “overweight”, Barclays ha sottolineato che “il dividend yield e le valutazioni restano interessanti” e prevede “diversi aggiornamenti dei piani aziendali per il prossimo anno (almeno Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), BPER Banca (BIT:BPE)) come potenziali catalizzatori, permettendo agli investitori di apprezzare meglio il potenziale di crescita”.

Attualmente le banche italiane scambiano a un P/E 2026E di 9,3 volte, con un dividend yield stimato per il 2025 del 7,9%.

Tra i nomi del settore, Barclays ha espresso una netta preferenza per BPER Banca (BIT:BPE), ripristinando la raccomandazione “overweight” dopo aver integrato Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSO) nel proprio modello e fissando un prezzo obiettivo a 12,5 euro rispetto ai 9,642 euro di questa mattina (+4%). La banca considera l’istituto emiliano un investimento “semplice e convincente”, sia per il terzo trimestre che per il medio termine.

Dopo l’acquisizione dell’80,69% di BP Sondrio, BPER è diventata “un’azienda focalizzata sul contenimento dei costi, con opportunità per snellire le operazioni e rafforzare la propria solida posizione patrimoniale”, ha spiegato Barclays. “Grazie a un margine d’interesse resiliente, a una certa crescita delle commissioni e al controllo dei costi, ci aspettiamo un costo del rischio del 46% nel 2026, in calo al 43% nel 2027. Ci aspettiamo un costo del rischio di circa 40 punti base nel 2026”, hanno aggiunto.

Il terzo trimestre rifletterà pienamente la fusione con BP Sondrio, seguito dal quarto trimestre, quando verrà contabilizzato il 75% dei costi di integrazione (300 milioni di euro, con i restanti 100 milioni nel 2026). “Il capitale è un altro elemento importante, con potenziale di crescita. Stimiamo che BPER abbia un CET1 ratio intorno al 14,5% quest’anno, che dovrebbe superare il 15% a partire dal prossimo anno, considerando un payout in contanti del 75% nelle nostre stime (yield del 9%, 2026E) e la fusione recentemente annunciata con BP Sondrio”.

Inoltre, se BPER dovesse vendere Alba Leasing, Barclays stima che si libererebbero circa 40–45 punti base di CET1 con un impatto minimo sugli utili per azione (circa -1% nel 2026).

Per Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), gli analisti hanno confermato il rating “equal weight” e aggiornato il modello per includere Mediobanca (BIT:MB). “Considerata la scarsa visibilità dell’azienda”, Barclays prevede che la banca “manterrà una partecipazione stabile dell’86,3% in Mediobanca nel nostro orizzonte di previsione, anche se questa potrebbe potenzialmente fluttuare”.

In caso di fusione, “MPS potrebbe emettere nuove azioni per le restanti azioni MB, ma le minoranze scomparirebbero, con effetti compensativi sugli utili per azione e impatti positivi sul capitale”.

I risultati del terzo trimestre di MPS rifletteranno ancora la performance stand-alone, con MB integrata solo a livello di stato patrimoniale. A partire dal quarto trimestre, MB sarà completamente consolidata, includendo “la piena rivalutazione delle imposte differite attive (DTA) e il 50% dei costi di integrazione annunciati”. Le stime per il 2026 rifletteranno interamente il contributo di MB.

Per Barclays, i principali punti di forza restano “capitale e distribuzione (CET1 ratio del 16,2% e rendimento annuo dell’11% per il 2026E, cioè un payout ratio del 100%)”. Gli analisti hanno aggiunto: “Sarà importante monitorare come procederà l’integrazione con MB dal punto di vista industriale e come sarà definita la nuova governance del gruppo”. Secondo gli analisti, il potenziale di crescita “potrebbe derivare da sinergie generate da possibili iniziative, tra cui progetti per Widiba + CheBanca!, lo sviluppo di attività di cross-selling per le PMI rispetto al private banking e l’integrazione del business consumer di MPS con Compass di MB”.

Il calendario delle trimestrali a Piazza Affari prevede che il consiglio di amministrazione di BPER Banca (BIT:BPE) si riunisca il 5 novembre per approvare i risultati del terzo trimestre, seguito da MPS (BIT:BMPS) il giorno successivo. Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) pubblicherà i conti il 31 ottobre, mentre UniCredit (BIT:UCG) è attesa domani, 21 ottobre.

Riguardo a BPER, Barclays ha affermato che l’istituto “potrebbe registrare una buona performance prima dei risultati, grazie sia ai dati solidi stand-alone (like-for-like) che agli aggiornamenti su BP Sondrio, che ci aspettiamo influenzino positivamente il consenso”.

Potrebbe essere un trimestre positivo anche per MPS, per la quale “su base trimestrale, ci aspettiamo un calo del margine d’interesse leggermente inferiore rispetto ai concorrenti, anche se accompagnato da una riduzione leggermente maggiore delle commissioni”. Tuttavia, Barclays ha sottolineato che “la reazione del prezzo delle azioni potrebbe essere più strettamente legata a eventuali modifiche al piano industriale della nuova entità, che probabilmente saranno comunicate solo in seguito, nel comunicato sui risultati annuali”.

Per UniCredit (BIT:UCG), “dopo gli annunci estivi sul CET1 ratio in avvicinamento al 14%, capitale e distribuzione potrebbero essere al centro dell’attenzione durante la conference call”.

Infine, per Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), gli analisti hanno affermato che “il terzo trimestre sarà solido (pur mostrando una certa stagionalità nelle commissioni), ma i messaggi e gli aggiustamenti più significativi probabilmente arriveranno in occasione della presentazione del piano industriale, prevista per il 26 febbraio”.

Questa contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *