Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street stabili mentre gli investitori valutano i rischi bancari e le tensioni commerciali

I futures sugli indici statunitensi sono rimasti pressoché invariati venerdì mattina, segnalando un avvio cauto per l’ultima sessione di borsa della settimana. I mercati faticano a trovare una direzione dopo il forte calo di giovedì, innescato dal ritorno delle preoccupazioni sui rischi di credito delle banche regionali.

I futures, inizialmente in ribasso, hanno recuperato terreno in seguito a un miglioramento moderato del sentiment. Le azioni di Jefferies Financial Group (NYSE:JEF) sono salite del 4% nel pre-market dopo che Oppenheimer & Co. ha alzato il rating a “Outperform” da “Perform”. Questo dopo il crollo di oltre il 10% registrato giovedì a causa dei timori per la sua esposizione alla società di componenti auto fallita First Brands. Oppenheimer ha però chiarito che la sua esposizione è “molto limitata”.

I guadagni nel settore bancario hanno contribuito a stabilizzare l’andamento dei futures. Fifth Third Bancorp (NASDAQ:FITB), Huntington Bancshares (NASDAQ:HBAN) e Truist Financial (NYSE:TFC) sono tutte salite nel pre-market dopo aver riportato risultati trimestrali migliori delle attese.

Anche American Express (NYSE:AXP) è in rialzo dopo aver battuto le stime sugli utili del terzo trimestre e alzato la guidance per l’intero anno, sostenendo ulteriormente il comparto finanziario.

Nonostante ciò, i volumi di scambio complessivi potrebbero restare contenuti a causa di un calendario economico statunitense tranquillo, complice il prolungato shutdown del governo. Gli investitori restano inoltre concentrati sugli sviluppi della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina.

In un’intervista a Fox Business questa mattina, il presidente Donald Trump ha commentato i dazi che ha minacciato sulle importazioni cinesi, affermando che “probabilmente non [sono sostenibili]” ma aggiungendo che “mi hanno costretto a farlo”.

Giovedì, dopo un buon avvio, Wall Street ha perso slancio chiudendo in ribasso. L’Dow Jones Industrial Average ha perso 301,07 punti (-0,7%) a 45.952,24; l’S&P 500 è sceso di 41,99 punti (-0,6%) a 6.629,07; e l’Nasdaq Composite ha ceduto 107,54 punti (-0,5%) a 22.562,54.

Il calo è stato alimentato da nuove preoccupazioni sui prestiti deteriorati legati ai fallimenti di First Brands e Tricolor Holdings. “Quando vedi uno scarafaggio, probabilmente ce ne sono altri,” ha dichiarato Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, all’inizio della settimana.

Le banche regionali Zions Bancorporation (NASDAQ:ZION) e Western Alliance Bancorporation (NYSE:WAL) hanno subito forti cali, così come Jefferies.

Nel comparto tecnologico, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (NYSE:TSM) ha inizialmente dato impulso al mercato grazie a utili trimestrali superiori alle attese trainati dalla forte domanda di chip AI e a un rialzo delle previsioni di crescita annuale. Tuttavia, dopo aver toccato un record intraday, il titolo ha chiuso in calo dell’1,6%.

Sul fronte macroeconomico, la Federal Reserve Bank of Philadelphia ha registrato un crollo del proprio indice manifatturiero regionale da 23,2 a -12,8 punti, segnalando una contrazione dell’attività.

I titoli finanziari hanno guidato i ribassi, spingendo l’KBW Bank Index in calo del 3,6%. Anche i titoli del settore brokeraggio hanno perso terreno, con l’NYSE Arca Broker/Dealer Index in ribasso dell’1,9%.

Ulteriori pressioni hanno colpito i settori aerei, energetici e retail, mentre i titoli legati all’oro hanno sovraperformato grazie al nuovo record dei prezzi del metallo prezioso.

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