Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street scendono mentre l’inflazione all’ingrosso più alta del previsto smorza l’ottimismo sui tagli dei tassi

I futures sugli indici azionari statunitensi erano in calo giovedì mattina, segnalando una correzione dopo due sedute consecutive di rialzi, mentre gli investitori hanno reagito a dati sull’inflazione all’ingrosso superiori alle attese.

La pressione ribassista è seguita a un rapporto del Dipartimento del Lavoro che ha mostrato un forte aumento dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti a luglio. L’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) per la domanda finale è balzato dello 0,9% nel mese, dopo essere rimasto invariato a giugno, ben al di sopra delle previsioni degli economisti di un aumento dello 0,2%.

Su base annua, la crescita dei prezzi alla produzione è accelerata al 3,3% a luglio dal 2,4% rivisto di giugno. Gli economisti si aspettavano un incremento più contenuto al 2,5% dal 2,3% precedentemente riportato.

Il dato sull’inflazione più alto del previsto ha attenuato parte dell’ottimismo nato all’inizio della settimana dopo i dati sull’inflazione al consumo, che avevano rafforzato le attese per un taglio dei tassi della Federal Reserve a settembre. Tuttavia, il CME FedWatch Tool indica ancora una probabilità del 94,6% di una riduzione di un quarto di punto il mese prossimo.

Nella sessione di mercoledì, le azioni hanno inizialmente esteso il rally di martedì, ma hanno poi restituito parte dei guadagni, con S&P 500 e Nasdaq che hanno comunque chiuso a nuovi record. Il Nasdaq è salito di 31,24 punti (+0,1%) a 21.713,14, l’S&P 500 ha guadagnato 20,82 punti (+0,3%) a 6.466,58, mentre il Dow Jones Industrial Average ha sovraperformato con un balzo di 463,66 punti (+1,0%) a 44.922,27, sostenuto da forti rialzi di UnitedHealth (NYSE:UNH), Nike (NYSE:NKE), Sherwin-Williams (NYSE:SHW) e Merck (NYSE:MRK).

I rialzi di inizio settimana sono stati alimentati dalle speranze di allentamento monetario dopo che i dati sull’inflazione al consumo sono risultati in linea con le stime. Con la Fed ampiamente attesa a tagliare i tassi di almeno 25 punti base a settembre, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha invitato i policymaker a lasciare aperta la possibilità di una riduzione maggiore, di 50 punti base, citando la recente debolezza del mercato del lavoro. Il Presidente Donald Trump ha continuato a esercitare pressioni pubbliche sul presidente della Fed Jerome Powell per un allentamento più aggressivo, arrivando persino a minacciare di far proseguire una “causa importante” riguardo i lavori di ristrutturazione presso la sede della Fed.

A livello settoriale, mercoledì si sono distinti i titoli immobiliari, con l’Indice del Settore Immobiliare di Philadelphia in rialzo del 3,7%, al livello di chiusura più alto degli ultimi otto mesi. Forti guadagni anche per i titoli biotecnologici, con l’Indice NYSE Arca Biotechnology in aumento del 3% ai massimi da cinque mesi. Buone performance anche per compagnie aeree, farmaceutiche e hardware per computer, mentre titoli di intermediazione e software sono rimasti indietro.

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