Le azioni statunitensi hanno chiuso la settimana con guadagni solidi venerdì, guidate dalla notevole performance del settore tecnologico.
Il Nasdaq Composite è salito dello 0,98% a un nuovo massimo storico di 21.450,02, dopo aver raggiunto un picco intraday in precedenza nella sessione. L’S&P 500 è aumentato dello 0,78% a 6.389,45, appena sotto il massimo storico di chiusura, mentre il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 207 punti, o lo 0,47%, chiudendo a 44.175,61.
Tutti e tre i principali indici hanno registrato guadagni settimanali: il Dow è salito di circa l’1,4%, l’S&P 500 è cresciuto del 2,4% e il Nasdaq ha superato entrambi con un incremento del 3,9%.
Apple (NASDAQ:AAPL) è stata un importante motore del rally tecnologico, spingendo verso l’alto sia il Nasdaq sia il settore tecnologico dell’S&P 500. Le azioni della società sono aumentate del 13% nella settimana, segnando il miglior rialzo settimanale da luglio 2020, dopo l’annuncio di un investimento di circa 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni, un’iniziativa volta a rafforzare i legami con l’amministrazione Trump.
Ora l’attenzione si sposta sul rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di martedì, che si prevede mostri un aumento annuo del 2,8%, secondo un sondaggio Reuters.
Un dato sull’inflazione superiore alle attese potrebbe ridurre l’entusiasmo per i tagli ai tassi d’interesse attesi, cresciuti dopo dati occupazionali deboli. I mercati dei futures attualmente prezzano oltre il 90% di probabilità di un taglio dei tassi della Federal Reserve a settembre, con due o più riduzioni previste quest’anno, secondo i dati LSEG.
Anche le tendenze stagionali invitano alla prudenza, dato che agosto e settembre sono stati storicamente i mesi peggiori per l’S&P 500 negli ultimi 35 anni, con perdite medie rispettivamente dello 0,6% e dello 0,8%.
Gli investitori monitoreranno se le tariffe imposte dal presidente Trump stanno alimentando l’aumento dei prezzi al consumo, dato che i dati di giugno suggerivano un impatto inflazionistico su alcuni beni.
Michael Wilson, stratega di Morgan Stanley, ha commentato: «Sebbene il rapporto sui salari di luglio abbia significativamente aumentato le aspettative del mercato obbligazionario per un taglio a settembre, probabilmente sarà necessario un dato CPI più debole delle attese per mantenere alta quella probabilità.»
Wilson ha aggiunto che un dato CPI inferiore al consenso potrebbe innescare una rotazione più duratura verso azioni small-cap e di qualità inferiore, che molti investitori attendono. Al contrario, una lettura CPI più alta del previsto, con la pressione tariffaria che si riflette nei prezzi dei beni core, probabilmente spingerà inizialmente gli investitori verso settori di qualità e difensivi.
Altri dati economici importanti di questa settimana includono l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di mercoledì, le vendite al dettaglio e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di venerdì.
La stagione degli utili del secondo trimestre si avvicina alla conclusione
Con la fine delle comunicazioni dei risultati del secondo trimestre, i dati complessivi restano positivi, con buoni tassi di superamento delle stime e revisioni al rialzo sempre più evidenti.
RBC Capital Markets ha evidenziato che, anche se molte società che superano le stime sugli utili non hanno registrato immediatamente apprezzamenti azionari, tre settori all’interno del Russell 1000 — Energia, Sanità e Utilities — hanno sfidato questa tendenza con guadagni significativi dopo la pubblicazione degli utili.
La maggior parte dei settori dell’S&P 500 ha visto revisioni al rialzo delle stime di utili e ricavi di recente, con il settore tecnologico in testa, seguito da Servizi di comunicazione e Finanza. Il settore tecnologico si distingue anche come l’unico con revisioni al rialzo recenti delle previsioni di margine operativo per il secondo e terzo trimestre, nonostante le aspettative generali di margine del mercato siano calate.
Questa settimana presenteranno risultati importanti società come AMC Entertainment (NYSE:AMC), Cisco Systems (NASDAQ:CSCO), JD.com (NASDAQ:JD) e Applied Materials (NASDAQ:AMAT).
Cosa dicono gli analisti
- JPMorgan: «I dati misti sul mercato del lavoro hanno accelerato le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed, con i mercati che prezzano il 90% di probabilità di allentamento alla riunione di settembre, ponendo fine a una pausa di nove mesi. La domanda principale è come questi tagli influenzeranno gli indici e la leadership settoriale, soprattutto dopo il forte rimbalzo dei settori ciclici negli Stati Uniti e in Europa.»
- Morgan Stanley: «Rimaniamo ottimisti su un orizzonte di 6-12 mesi grazie al recupero di utili e flussi di cassa. I nostri settori preferiti sono Industrials e Financials, con una preferenza per le azioni USA rispetto ai mercati internazionali. Il settore Consumer Discretionary rimane sottopesato a causa delle pressioni tariffarie e della minore capacità di aumentare i prezzi.»
- Yardeni Research: «Nonostante gli ultimi dati economici più deboli, gli investitori hanno ignorato le cattive notizie spingendo l’S&P 500 sempre più in alto. Le possibili spiegazioni sono: le aspettative di allentamento da parte della Fed a settembre (anche se restano dubbi), la riduzione dei timori di recessione, il rimbalzo della produttività nel secondo trimestre e l’effetto contenitivo sull’inflazione dei costi del lavoro unitari, oltre al continuo slancio della Rivoluzione Digitale a supporto della crescita economica.»
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