I mercati azionari europei hanno aperto la settimana con lievi guadagni, mentre gli investitori continuano a navigare nel mutevole scenario commerciale.
Alle 07:05 GMT, l’indice DAX della Germania è salito dello 0,1%, il CAC 40 della Francia è avanzato dello 0,2% e il FTSE 100 del Regno Unito è aumentato dello 0,2%.
La scorsa settimana, gli indici principali europei hanno registrato solidi guadagni, seguendo Wall Street, sostenuti da forti risultati del secondo trimestre e da un recente accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti che ha ridotto il rischio di un costoso conflitto commerciale.
I negoziati commerciali tra USA e Cina al centro dell’attenzione
Nel frattempo, la situazione è stata meno ottimistica in altre regioni, con l’entrata in vigore giovedì delle nuove tariffe imposte dall’amministrazione Trump, con dazi fino al 50% su alcune economie regionali.
Inoltre, la tregua tariffaria tra USA e Cina, che ha mantenuto sotto controllo l’escalation dei dazi, scadrà il 12 agosto.
Sebbene i mercati sperino in una proroga, permane l’incertezza sul futuro, considerando che un conflitto commerciale tra le due maggiori economie mondiali potrebbe avere ripercussioni globali.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lunedì che spera che la Cina “quadrupli rapidamente” gli ordini di soia dai contadini americani, presentando questa mossa come un modo per ridurre il deficit commerciale di Pechino con Washington.
I risultati trimestrali si riducono mentre l’estate avanza
Le pubblicazioni dei risultati aziendali sono scarse questo lunedì, mentre il mercato entra nel periodo estivo più lento.
Marshalls (LSE:MSLH) ha riportato un calo degli utili nella prima metà del 2025 rispetto all’anno precedente, attribuendo la diminuzione ai margini più bassi nel segmento dei Prodotti per Paesaggistica, che hanno compensato i miglioramenti nei Prodotti per Coperture e Edilizia.
Il produttore danese di energia eolica offshore Orsted (TG:D2G) ha annunciato un aumento di capitale per circa 9,4 miliardi di dollari, citando difficoltà nel mercato eolico offshore statunitense.
“Crediamo che ci stiamo avvicinando al momento di cercare il prossimo rialzo nell’Eurozona,” hanno affermato gli analisti di JPMorgan in una nota recente.
“Nel frattempo, il mercato deve affrontare i rischi stagflazionistici provenienti dagli Stati Uniti, e anche i risultati più misti delle aziende europee.”
Prezzi del petrolio in calo in attesa dei colloqui USA-Russia sull’Ucraina
I prezzi del petrolio hanno esteso le perdite della scorsa settimana lunedì, in attesa dei colloqui previsti tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina.
Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono scesi dell’1% a 65,93 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate USA sono calati dell’1,1% a 63,16 dollari al barile.
Entrambi gli indicatori hanno perso oltre il 4% la scorsa settimana dopo la notizia che il presidente Trump incontrerà il presidente russo Vladimir Putin il 15 agosto in Alaska per negoziare una soluzione alla guerra in Ucraina.
Le aspettative crescono per una possibile revoca delle sanzioni che hanno limitato l’offerta di petrolio russo sui mercati globali.
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