L’oro resta stabile mentre i mercati attendono la decisione della Fed e la scadenza dei dazi di Trump

I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente invariati durante la sessione asiatica di mercoledì, mentre gli investitori bilanciavano le persistenti incertezze commerciali statunitensi con l’attesa per l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve.

L’oro spot è sceso marginalmente dello 0,1% a 3.323,66 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro hanno perso la stessa percentuale a 3.378,62 dollari l’oncia alle 02:18 ET (06:18 GMT).

La sessione precedente aveva registrato guadagni modesti per l’oro, spinti dalle preoccupazioni per le tensioni commerciali in vista della scadenza dei dazi del 1 agosto, imposta dal presidente Donald Trump.

Tuttavia, nelle ultime settimane l’oro ha mostrato un indebolimento a causa dei progressi nei negoziati commerciali USA, che hanno ridotto la domanda per il metallo prezioso come bene rifugio.

I progressi commerciali e il dollaro forte mettono pressione sull’oro

Un recente accordo commerciale tra USA e UE ha ridotto i dazi sulla maggior parte dei beni europei dal 30% inizialmente proposto al 15%, attenuando i timori di un conflitto commerciale in escalation.

Sebbene questo sviluppo abbia calmato alcune ansie di mercato, ha anche rafforzato il dollaro USA. Un dollaro più forte rende l’oro più costoso per chi detiene altre valute, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi.

L’indice del dollaro è rimasto elevato mercoledì, continuando i guadagni realizzati all’inizio della settimana.

Con l’avvicinarsi della scadenza dei dazi del 1 agosto, i mercati restano cauti, limitando l’ottimismo più ampio e fornendo un supporto moderato allo status di bene rifugio dell’oro.

Gli analisti hanno osservato: “Gli accordi commerciali guidati dai dazi generalmente supportano il dollaro e riducono l’appeal dell’oro quando cresce l’appetito per il rischio degli investitori.”

I metalli preziosi arretrano in attesa della decisione della Fed

Ora l’attenzione è rivolta alla riunione di due giorni della Federal Reserve, che si conclude mercoledì, dove si prevede che i tassi di interesse rimangano stabili tra il 4,25% e il 4,50%.

Gli investitori analizzeranno con attenzione le dichiarazioni del presidente Powell alla ricerca di segnali su possibili mosse future, soprattutto con alcuni che prevedono un possibile taglio a settembre.

I prossimi dati economici statunitensi di questa settimana, inclusi il rapporto sull’inflazione PCE e il dato mensile sull’occupazione, saranno inoltre fattori chiave per il mercato.

Nel frattempo, i futures sul platino sono calati dello 0,3% a 1.415,05 dollari l’oncia e quelli sull’argento dello 0,4% a 38,15 dollari l’oncia.

Anche i prezzi del rame sono scesi, con i futures sul rame alla London Metal Exchange in calo dello 0,3% a 9.781,45 dollari per tonnellata e quelli statunitensi in ribasso dello 0,5% a 5,64 dollari per libbra.

I prezzi del rame sono stati influenzati dalle dichiarazioni del ministro delle finanze cileno, che ha detto che il Cile cercherà un’esenzione dai dazi proposti dagli USA sul rame.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *