Il dollaro scende leggermente in attesa della decisione della Fed; euro verso la prima perdita mensile del 2025

Il dollaro statunitense ha leggermente ceduto terreno mercoledì, restituendo parte dei guadagni accumulati all’inizio della settimana, mentre i mercati attendono la prossima decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Contemporaneamente, l’euro si avvia a registrare la sua prima perdita mensile dell’anno.

L’indice del dollaro, che monitora il biglietto verde rispetto a sei valute principali, è sceso dello 0,1% a 98,542 alle 03:00 ET (08:00 GMT), rimanendo vicino a un massimo mensile e in corsa per il suo primo guadagno mensile nel 2025.

La riunione della Fed si avvicina alla conclusione

La forza del dollaro di questo mese è stata alimentata dall’accordo commerciale USA-UE, dal ribilanciamento dei portafogli e dai flussi di fine mese. Tuttavia, gli analisti di ING hanno osservato che «questi fattori dovrebbero iniziare a svanire, spostando tutta l’attenzione sui dati e sulla Fed». Hanno aggiunto: «Prima di addentrarci nel calendario statunitense, vale la pena notare che la compressione delle posizioni significa che il dollaro è in una posizione meno ipervenduta e quindi affronta rischi più bilanciati.»

Gli investitori attendono la conclusione della riunione della Fed, dove ci si aspetta che i tassi rimangano invariati. Le dichiarazioni del presidente Jerome Powell saranno seguite con attenzione per capire la direzione futura della politica, soprattutto alla luce delle continue richieste del presidente Donald Trump di tagli ai tassi.

I dati di martedì hanno mostrato un calo delle offerte di lavoro e delle assunzioni a giugno, segnalando un possibile rallentamento nel mercato del lavoro in vista del cruciale rapporto sull’occupazione di venerdì. Mercati analizzeranno anche i dati sulle buste paga private di luglio e la lettura preliminare del PIL del secondo trimestre. Gli economisti prevedono una crescita del 2,5% nel Q2 dopo una contrazione dello 0,5% nel Q1.

Euro in difficoltà con una possibile perdita mensile

L’euro è salito dello 0,1% contro il dollaro a 1,1553, appena sopra un minimo mensile stabilito nella sessione precedente, ma resta in procinto di chiudere il primo calo mensile dell’anno. Nonostante un rally dell’11% nel 2025, favorito dalla debolezza del dollaro causata dalle politiche commerciali imprevedibili di Trump, l’euro ora affronta crescenti sfide.

Gli investitori attendono la stima flash della crescita dell’eurozona per il Q2, che guiderà le aspettative sulle future decisioni sui tassi della Banca Centrale Europea. Dati recenti hanno mostrato una crescita dello 0,3% dell’economia francese nel trimestre, superiore alle previsioni grazie a una ripresa della spesa delle famiglie, mentre l’economia tedesca ha registrato una contrazione dello 0,1%.

Nel complesso, si prevede che l’eurozona mostrerà una crescita nulla nel Q2 mentre l’effetto positivo delle esportazioni del primo trimestre si attenua. Gli analisti di ING hanno dichiarato: «La marcata divergenza nelle notizie sulla crescita tra USA ed Europa dovrebbe sostenere la pressione ribassista su EUR/USD secondo noi, e c’è una buona possibilità di un break sotto 1,150.»

La sterlina è salita dello 0,1% a 1,3363, scambiandosi poco sopra un minimo di due mesi.

Attesa per la decisione della BOJ

USD/JPY è sceso dello 0,4% a 147,87 dopo recenti forti rialzi, con l’attenzione ora puntata sulla riunione della Banca del Giappone di giovedì. La BOJ dovrebbe mantenere i tassi invariati e adottare una posizione prudente in mezzo a incertezze economiche e politiche.

AUD/USD è sceso dello 0,1% a 0,6510 dopo dati sull’inflazione leggermente più bassi del previsto per il secondo trimestre. L’inflazione ha rallentato ulteriormente rispetto al trimestre precedente, con l’inflazione core nei limiti dell’obiettivo della Reserve Bank of Australia tra il 2% e il 3%. Anche i dati CPI mensili di giugno hanno mostrato un calo superiore alle attese. Questi dati più morbidi offrono alla RBA maggior margine per valutare tagli ai tassi dopo la decisione di luglio di mantenere i tassi invariati.

USD/CNY è sceso leggermente a 7,1764 mentre i trader attendono il rapporto PMI di giovedì, che potrebbe mostrare un miglioramento dopo l’allentamento delle tensioni commerciali tra USA e Cina negli ultimi mesi.

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