I prezzi del petrolio negli scambi asiatici hanno registrato un modesto aumento lunedì, dopo aver toccato minimi di tre settimane la scorsa settimana. Il rimbalzo è stato stimolato dall’annuncio di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea che ha alleviato i timori di dazi e rafforzato l’ottimismo sulla domanda futura di energia.
Alle 21:47 ET (01:47 GMT), i futures sul Brent con scadenza a settembre sono saliti dello 0,3% a 68,66 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate (WTI) hanno guadagnato anch’essi lo 0,3%, raggiungendo 65,36 dollari al barile.
I minimi di venerdì erano stati principalmente dovuti alle aspettative di un aumento delle forniture di petrolio venezuelano sul mercato.
“Un accordo commerciale tra USA e UE si è rivelato positivo per il sentiment questa mattina nel mercato del petrolio. Tuttavia, l’attenzione si sposterà probabilmente sulla politica di produzione di OPEC+ da settembre,” hanno osservato gli analisti di ING.
L’accordo USA-UE stimola la fiducia del mercato
Il quadro commerciale, svelato domenica, stabilisce un dazio del 15% sulle importazioni UE negli USA — in calo rispetto al 30% originariamente proposto — e impegna l’UE ad acquistare energia statunitense per un valore di 750 miliardi di dollari in più anni. L’accordo prevede anche investimenti UE per 600 miliardi di dollari nell’economia americana e acquisti significativi di materiale militare USA.
Allentando le tensioni commerciali, l’accordo dovrebbe stimolare l’attività economica e il commercio internazionale, sostenendo così la domanda di petrolio grazie a un maggior fabbisogno energetico industriale e nei trasporti.
Le disposizioni energetiche dell’accordo supportano inoltre i prezzi del petrolio rafforzando le aspettative di domanda a lungo termine per le esportazioni USA, come il gas naturale liquefatto e il petrolio greggio.
Con il timore di una guerra commerciale in calo, l’appetito per il rischio è aumentato, anche se gli investitori restano cauti in vista della scadenza dei dazi USA del 1° agosto, in cerca di maggiori chiarimenti sulle politiche commerciali.
In attesa dei piani produttivi OPEC+ e della riunione della Fed
I rialzi del petrolio sono limitati dalle aspettative di un aumento della produzione globale. OPEC+ dovrebbe aumentare moderatamente la produzione ad agosto, mentre un possibile allentamento delle sanzioni USA al Venezuela potrebbe consentire al suo greggio di tornare sul mercato.
Un comitato OPEC+ si riunirà lunedì per valutare le condizioni attuali del mercato in vista della decisione del 3 agosto sui livelli produttivi di settembre. I report indicano che il gruppo intende aumentare nuovamente la produzione.
“Ci aspettiamo che l’OPEC+ completi almeno il ritorno totale di 2,2 milioni di barili al giorno dei tagli volontari aggiuntivi entro la fine di settembre,” hanno detto gli analisti di ING.
“Questo si tradurrebbe in un aumento della produzione di almeno 280.000 barili al giorno a settembre. Tuttavia, c’è chiaramente spazio per un aumento più aggressivo,” hanno aggiunto.
Nel frattempo, la Federal Reserve USA inizierà martedì una riunione politica di due giorni, con l’aspettativa che i tassi di interesse rimangano invariati. I mercati monitoreranno attentamente il tono della Fed per capire se siano previsti tagli dei tassi entro il 2025.
Questa settimana vedrà anche l’arrivo di dati economici importanti USA, tra cui l’indice dei prezzi PCE di giugno e il rapporto sull’occupazione di luglio, che influenzeranno il sentiment del mercato.
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