Le azioni di Poste Italiane (BIT:PST) sono salite del 4% martedì, dopo la pubblicazione dei migliori risultati semestrali di sempre e l’aggiornamento al rialzo delle previsioni sugli utili per l’intero anno 2025.
Nel primo semestre dell’anno, il gruppo ha registrato ricavi pari a 6,46 miliardi di euro, con un aumento del 4,8% su base annua, grazie al contributo positivo di tutte le aree di business. L’EBIT rettificato è cresciuto dell’11,5% a 1,66 miliardi di euro, mentre l’utile netto è aumentato del 14% a 1,17 miliardi di euro.
Nel solo secondo trimestre, i ricavi sono saliti del 4,5% a 3,26 miliardi di euro. L’EBIT rettificato ha raggiunto 864 milioni di euro (+10,4%), e l’utile netto è cresciuto del 9,1% a 572 milioni di euro.
Il comparto Servizi Finanziari ha trainato la crescita, con ricavi in aumento del 5,7% a 2,84 miliardi di euro, spinti da un reddito netto da interessi record di 671 milioni. L’EBIT rettificato è aumentato del 26,9% a 528 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 28,6% a 396 milioni. Le commissioni per la distribuzione del risparmio postale sono salite del 5,6% a 892 milioni di euro, e i ricavi dalla distribuzione di prestiti ai consumatori sono cresciuti del 15,4% a 140 milioni di euro.
Anche il comparto Assicurazioni ha mostrato solidi risultati, con ricavi in crescita del 9,5% a 906 milioni di euro. I ricavi da Investimenti Vita e Pensioni sono aumentati del 9,6% e quelli da Protezione del 9,3%. I premi lordi raccolti hanno raggiunto gli 11,7 miliardi di euro, in aumento del 24,2%. L’EBIT rettificato è salito dell’8,5% a 789 milioni di euro e l’utile netto è cresciuto dell’11,9% a 573 milioni.
Il segmento Postepay ha generato ricavi per 802 milioni di euro (+5,4%). I pagamenti hanno contribuito per 580 milioni (+2,9%), mentre i ricavi legati all’energia sono balzati del 68,2% a 57 milioni, con quasi 900.000 clienti. L’EBIT rettificato è cresciuto del 10,9% a 276 milioni di euro e l’utile netto è aumentato del 9,5% a 209 milioni.
Nel comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, i ricavi sono aumentati dell’1,1% a 1,91 miliardi di euro. I volumi di pacchi sono saliti dell’11,3%, raggiungendo 159 milioni di spedizioni. I ricavi da pacchi e logistica sono cresciuti del 7,9% a 801 milioni, mentre quelli da corrispondenza sono scesi del 4,4% a 1,04 miliardi. L’EBIT rettificato del segmento è calato del 30,6% a 67 milioni di euro e si è registrata una perdita netta di 8 milioni.
Grazie alla performance positiva della prima metà dell’anno, l’azienda ha rivisto al rialzo le proprie stime per il 2025: l’EBIT rettificato è atteso a 3,2 miliardi di euro (da 3,1 miliardi), e l’utile netto a 2,2 miliardi di euro (da 2,1 miliardi). La politica dei dividendi resta invariata.
Al 30 giugno, Poste Italiane registrava 600 miliardi di euro di Attività Finanziarie Totali, con un incremento di 9 miliardi rispetto a dicembre 2024. Il CET1 ratio di BancoPosta era pari al 19,5%, mentre il Solvency II ratio del gruppo Poste Vita si attestava al 315%.
Tra le iniziative strategiche, si segnala la trasformazione di 3.905 uffici postali in hub digitali, l’espansione della flotta a basse emissioni a 29.000 veicoli, e l’installazione di 690 impianti fotovoltaici.
Sul fronte degli investimenti, Poste Italiane ha acquisito una quota del 24,81% in Telecom Italia (BIT:TIT) e ha ceduto la partecipazione del 3,78% in Nexi (BIT:NEXI) per 267,2 milioni di euro.
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