La Borsa di Milano cala leggermente tra le tensioni sui dazi; STM giù, bene Iveco e Poste

La Borsa di Milano ha aperto in leggero calo lunedì, riflettendo il clima di cautela che domina i mercati europei, mentre persiste l’incertezza sull’esito dei negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea in vista della scadenza del 1° agosto.

I colloqui restano complessi e le prospettive di un’intesa sono deboli. Secondo fonti diplomatiche a Bruxelles, la Commissione Europea starebbe valutando una vasta gamma di possibili contromisure in caso di mancato accordo.

L’attenzione degli investitori resta concentrata sulla stagione delle trimestrali, mentre sul fronte macroeconomico l’evento della settimana è la riunione della BCE di giovedì, durante la quale si prevede che i tassi resteranno invariati.

Alle 9:55 circa, l’indice FTSE MIB segnava un calo dello 0,24%. I guadagni nel settore energetico e in alcuni titoli industriali non sono riusciti a compensare le perdite nei comparti finanziario, tecnologico e ciclico.

Tra i peggiori, STMicroelectronics (EU:STMPA) ha perso l’1,8% in scia ai risultati deludenti della concorrente olandese NXP Semiconductors, che ha annunciato un calo del 6% dei ricavi, chiudendo in ribasso nel trading after-hours a Wall Street.

Stellantis (BIT:STLAM) è scesa dell’1,3%, restituendo parte dei guadagni della seduta precedente. Il titolo ha risentito anche della revisione al ribasso del target price da parte di Deutsche Bank, che lo ha portato a 8 euro da 9 euro.

In controtendenza, Iveco è salita di quasi il 2%, sostenuta dalle continue speculazioni su possibili operazioni di fusione o acquisizione. Poste Italiane (BIT:PST) ha guadagnato l’1% in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali prevista per oggi.

I titoli bancari hanno mostrato un andamento per lo più negativo. Banco BPM (BIT:BAMI) ha perso l’1,2%, mentre UniCredit (BIT:UCG) è rimasta stabile nel giorno della riunione del Consiglio di Amministrazione, durante il quale si discuteranno i conti trimestrali e la strategia per l’OPA su Piazza Meda. Il periodo di adesione all’offerta scade domani e, finora, ha visto una partecipazione molto limitata.

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