I mercati europei restano cauti tra trimestrali e tensioni commerciali USA-UE

Le borse europee hanno avviato la settimana in modo prudente, mentre gli investitori valutano una nuova ondata di risultati aziendali e gli ultimi sviluppi nei delicati negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea.

Alle 08:06 GMT di lunedì, lo Stoxx 600 europeo si manteneva stabile, con movimenti limitati anche per il DAX tedesco. Il CAC 40 francese ha perso lo 0,2% (-16 punti), mentre il FTSE 100 di Londra ha registrato un lieve rialzo dello 0,1% (+12 punti).

Trimestrali contrastanti influenzano il sentiment

Tra i risultati aziendali, spiccano i numeri positivi di Ryanair (LSE:0RYA): la compagnia low cost ha più che raddoppiato l’utile netto nel trimestre aprile–giugno, grazie all’aumento delle tariffe last-minute e alla coincidenza delle vacanze pasquali. Inoltre, Ryanair ha indicato che le prenotazioni per l’estate sono “robuste”.

Sul fronte opposto, Stellantis (BIT:STLAM) ha deluso i mercati prevedendo una perdita netta di 2,3 miliardi di euro nel primo semestre 2025. Il titolo, quotato a Milano, ha aperto in calo.

Tensioni commerciali al centro dell’attenzione

Al di là delle trimestrali, l’attenzione degli operatori si concentra sulle trattative tra Bruxelles e Washington per evitare un’escalation tariffaria.

Il Segretario al Commercio USA, Howard Lutnick, ha espresso fiducia nel raggiungimento di un accordo prima dell’entrata in vigore dei dazi “reciproci” voluti da Trump il 1° agosto. Tuttavia, rimangono dubbi concreti.

L’UE vorrebbe mantenere un’imposta di base del 10%, ma secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti spingono per un aumento al 15% e ulteriori concessioni.

Di fronte a queste pressioni, anche la Germania ha adottato un tono più rigido, allineandosi alla Francia in una posizione più assertiva. L’UE sta valutando nuove contromisure contro le aziende statunitensi, oltre a quelle già previste.

Intanto, i leader europei – tra cui Ursula von der Leyen e Antonio Costa – incontreranno il presidente cinese Xi Jinping giovedì, in un contesto geopolitico sempre più complesso.

Attesa per la BCE

Gli investitori guardano anche alla prossima decisione della Banca Centrale Europea, prevista per il 24 luglio. Gli analisti si aspettano che i tassi rimangano fermi al 2%, dopo il taglio di 25 punti base a giugno.

Quel taglio è stato l’ottavo in un anno, ma la BCE ha lasciato intendere che a luglio adotterà una pausa, soprattutto a causa dell’incertezza derivante dalle tensioni commerciali.

“Le prossime mosse della BCE dipenderanno molto dall’evoluzione delle dispute tariffarie e dall’impatto sulle prospettive di crescita”, hanno scritto gli analisti di Erste Group.

Il petrolio scende leggermente

I prezzi del greggio sono scesi leggermente, condizionati dai timori sul calo della domanda globale e dalle sanzioni europee sul petrolio russo.

Alle 04:23 ET, il Brent era in calo dello 0,3% a 69,08 dollari al barile, mentre il WTI perdeva anch’esso lo 0,3%, a 65,89 dollari.

L’ultimo pacchetto di sanzioni dell’UE contro Mosca ha incluso misure contro la società indiana Nayara Energy, che raffina greggio russo. Secondo ING, il mercato ha reagito in modo tiepido, ma la misura più impattante potrebbe essere il divieto d’importazione di prodotti raffinati da greggio russo in paesi terzi.

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