L’oro ha registrato un lieve rialzo durante le contrattazioni asiatiche di lunedì, proseguendo il trend positivo della scorsa settimana. Le rinnovate tensioni commerciali e le incertezze geopolitiche hanno rafforzato la domanda per beni rifugio.
I mercati sono stati scossi dai nuovi dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump contro le importazioni da Messico e Unione Europea, accrescendo i timori di un’escalation commerciale. Intanto, la decisione di inviare armi offensive all’Ucraina ha alimentato le preoccupazioni per un possibile peggioramento delle relazioni con la Russia.
Tuttavia, i guadagni dell’oro sono stati contenuti dalla forza del dollaro USA, che si è rafforzato in vista dei dati sull’inflazione attesi per martedì. In contrasto, l’argento ha brillato con un forte rialzo, toccando i massimi degli ultimi 14 anni.
Alle 04:40 GMT, l’oro spot era in aumento dello 0,2% a 3.361,42 dollari l’oncia, mentre i future sull’oro guadagnavano lo 0,3% a 3.374,80 dollari. I future sull’argento sono saliti dell’1,4% a 39,493 dollari, il livello più alto dal 2011.
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