I mercati europei scivolano dopo i dazi di Trump sul Canada che scuotono il sentiment commerciale globale

I mercati azionari europei sono calati venerdì dopo l’ultima mossa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha annunciato un dazio del 35% sulle importazioni canadesi a partire dal 1° agosto, intensificando le tensioni con un alleato storico riguardo al presunto coinvolgimento del Paese nel traffico di fentanyl verso gli Stati Uniti.

Trump ha inoltre ipotizzato l’introduzione di dazi generali – tra il 15% e il 20% – sulla maggior parte dei partner commerciali americani, e ha anticipato una “dichiarazione importante” sulla Russia, destabilizzando ulteriormente gli investitori globali e inducendo un clima di avversione al rischio.

Gli operatori di mercato si preparano anche a eventuali nuovi dazi sulle merci dell’Unione Europea. Gli Stati Uniti mantengono già dazi severi sulle esportazioni UE, inclusi il 50% su acciaio e alluminio, il 25% su automobili e il 10% sulle altre importazioni.

Durante la seduta di venerdì, il FTSE 100 di Londra è sceso dello 0,6%, mentre il DAX tedesco e il CAC 40 francese hanno registrato perdite dell’1,0%, riflettendo le preoccupazioni diffuse riguardo alle politiche commerciali e alle difficoltà economiche globali.

Sul fronte aziendale, BP Plc (LSE:BP.) ha visto le sue azioni salire dopo aver annunciato aspettative di maggior produzione petrolifera e una forte performance commerciale nel secondo trimestre.

Al contrario, Carclo (LSE:CAR) ha subito un forte calo in seguito all’annuncio del ritardo nella pubblicazione dei risultati finanziari revisionati, suscitando dubbi sulla trasparenza del gruppo di componenti di precisione.

Nel frattempo, le azioni di Norwegian Air Shuttle sono schizzate in alto dopo che la compagnia aerea low-cost ha riportato un solido risultato nel secondo trimestre, rafforzando la fiducia degli investitori nella sua ripresa operativa.

Passando agli indicatori macroeconomici, l’economia britannica ha registrato un calo inatteso a maggio, causato da una marcata flessione dell’attività industriale. Secondo l’Office for National Statistics, il PIL è diminuito dello 0,1% a maggio, dopo un calo dello 0,3% ad aprile.

In Francia, l’inflazione dei prezzi al consumo è salita all’1,0% a giugno, rispetto allo 0,7% del mese precedente, secondo i dati rivisti dell’agenzia statistica INSEE. La cifra è stata inoltre aggiornata al rialzo rispetto alla stima preliminare dello 0,9%.

In Germania, i prezzi all’ingrosso hanno accelerato su base annua, salendo dello 0,9% a giugno, secondo Destatis. Si tratta della crescita più rapida in tre mesi, dopo l’aumento dello 0,4% registrato in aprile.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *