I mercati azionari europei hanno registrato guadagni modesti mercoledì, con gli investitori cauti nel valutare l’impatto delle nuove politiche tariffarie del presidente statunitense Donald Trump.
Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dello 0,4%, il CAC 40 francese è aumentato dello 0,4% e il FTSE 100 del Regno Unito è cresciuto dello 0,3%.
I negoziati commerciali al centro della scena
Questa settimana, gli operatori europei hanno seguito con attenzione gli sviluppi provenienti da Washington riguardo alle trattative commerciali in corso. Il presidente Trump ha esteso la scadenza per la definizione degli accordi commerciali dal 9 luglio all’1 agosto tramite un ordine esecutivo, concedendo ulteriori tre settimane per raggiungere un’intesa.
Nonostante questa estensione, Trump ha affermato che non ci saranno “ulteriori proroghe” dopo l’1 agosto. Tuttavia, ha anche descritto la scadenza come “ferma, ma non al 100%”, lasciando un certo margine di incertezza.
A preoccupare ulteriormente i mercati, il presidente USA ha annunciato un dazio del 50% sulle importazioni di rame e ha accennato a prossimi dazi su altri settori specifici. Ha inoltre minacciato tariffe fino al 200% sulle esportazioni farmaceutiche, pur prevedendo di posticiparne l’entrata in vigore di circa uno o un anno e mezzo.
In questo contesto, gli investitori attendono progressi su un possibile accordo commerciale tra USA ed Europa, anche se permane il dubbio, specialmente dopo che Trump ha parlato di preparare una nuova lettera di notifica sui dazi.
Interventi della BCE e verbale della Fed sotto i riflettori
Con pochi dati economici europei rilevanti in programma mercoledì, l’attenzione si concentrerà probabilmente sugli interventi dei funzionari della Banca Centrale Europea Luis de Guindos e Philip Lane.
Nel frattempo, i dati cinesi hanno mostrato un lieve miglioramento dei prezzi al consumo di giugno, superiori alle attese ma ancora relativamente contenuti. I prezzi alla produzione, invece, sono diminuiti per il 33° mese consecutivo, segnando il livello più basso da luglio 2023.
Nel corso della giornata, la Federal Reserve statunitense pubblicherà il verbale dell’ultima riunione di politica monetaria. Gli investitori attendono indicazioni sull’evoluzione dei tassi di interesse per il resto dell’anno.
Renault pronta a nominare un CEO ad interim
Sul fronte societario, non sono previsti risultati trimestrali importanti per mercoledì, ma Renault (EU:RNO) è al centro dell’attenzione dopo le notizie che la casa automobilistica francese intende nominare un CEO ad interim la prossima settimana. Ciò segue la prossima partenza di Luca de Meo, che assumerà la guida del gruppo di lusso Kering (EU:KER).
Secondo il Financial Times, nella lista ristretta di Renault figurano i candidati interni Denis Le Vot e François Provost, oltre all’ex dirigente di Stellantis (NYSE:STLA) Maxime Picat.
Prezzi del petrolio in calo dopo l’aumento delle scorte USA
I prezzi del petrolio sono diminuiti dopo aver toccato i massimi delle ultime due settimane mercoledì, a seguito dei dati che hanno mostrato un forte aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti, alimentando timori che i dazi commerciali possano frenare la domanda.
Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono scesi dello 0,1% a 70,10 dollari al barile, mentre i futures sul WTI sono calati dello 0,1% a 68,28 dollari al barile.
I prezzi erano saliti martedì ai massimi di due settimane, spinti dalle preoccupazioni per interruzioni nell’approvvigionamento dopo nuovi attacchi dei ribelli Houthi sulle rotte marittime del Mar Rosso.
L’American Petroleum Institute ha riportato un aumento imprevisto di 7,1 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi per la settimana terminata il 4 luglio, superando di gran lunga la riduzione prevista di 2,8 milioni di barili.
Ora i mercati attendono la conferma dal rapporto ufficiale dell’Energy Information Administration, previsto più tardi nella giornata, soprattutto considerando che il weekend del 4 luglio generalmente registra una forte domanda di viaggi.
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