I mercati azionari europei hanno mostrato pochi movimenti martedì, mentre gli investitori sono rimasti cauti in vista della scadenza dei dazi USA del 9 luglio e della pubblicazione di dati importanti sull’inflazione.
Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dello 0,1%, il CAC 40 francese dello 0,1% e il FTSE 100 britannico dello 0,3%.
Ottimismo sui negoziati commerciali sostiene i mercati
I mercati globali sono stati sostenuti dalle speranze che l’amministrazione Trump concluda diversi accordi commerciali prima della scadenza della prossima settimana, dopo la conferma di un accordo con la Cina la settimana scorsa. La recente eliminazione da parte del Canada della tassa sui servizi digitali sulle aziende tecnologiche, mirata a rilanciare i colloqui con gli USA, ha ulteriormente migliorato il sentiment.
Tuttavia, le tensioni permangono: il presidente USA Donald Trump ha criticato il Giappone definendolo “viziato”, mentre i negoziati continuano. Il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha inoltre avvertito che i dazi potrebbero aumentare bruscamente anche durante le trattative, pur prevedendo un’ondata di accordi prima della scadenza.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha espresso fiducia la scorsa settimana nel fatto che si possa raggiungere un accordo con gli USA entro il 9 luglio. In caso contrario, gli Stati Uniti intendono imporre un dazio del 50% su quasi tutti i prodotti UE, mentre l’Europa è pronta a rispondere con misure di ritorsione.
Focus sui dati sull’inflazione
Gli operatori di mercato attendono con attenzione la pubblicazione dei dati preliminari sull’inflazione dell’Eurozona, prevista per martedì. Gli analisti prevedono un tasso di inflazione annuo del 2% a giugno, in linea con l’obiettivo della Banca Centrale Europea (BCE).
All’inizio del mese, la BCE ha tagliato i tassi per l’ottava volta in un anno, ma ha indicato che probabilmente farà una pausa nei prossimi incontri, a causa delle incertezze legate alle tensioni commerciali con gli USA. Da giugno dello scorso anno, la BCE ha ridotto i tassi di due punti percentuali per sostenere un’economia dell’Eurozona già sotto pressione, aggravata dalle politiche economiche e commerciali statunitensi.
Più tardi martedì saranno diffusi gli indici dei responsabili acquisti (PMI) per il settore manifatturiero di Francia, Germania e Eurozona, che offriranno indicazioni sulla salute del settore.
Aggiornamenti societari
Sodexo (EU:SW) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del fatturato per il 2025, prevedendo di raggiungere il limite inferiore dell’intervallo previsto, a causa di risultati regionali contrastanti e pressioni valutarie nel terzo trimestre. La società ha confermato la guidance di una crescita organica del fatturato tra il 3% e il 4% e un miglioramento del margine operativo di 10-20 punti base, ma ora prevede di ottenere il limite inferiore di entrambi gli obiettivi.
La casa automobilistica francese Renault (EU:RNO) ha annunciato una perdita straordinaria di circa 9,5 miliardi di euro (11,2 miliardi di dollari) nella prima metà dell’anno, legata alla partecipazione in Nissan (USOTC:NSANY), dovuta a cambiamenti nel metodo di contabilizzazione dell’investimento.
J Sainsbury (LSE:SBRY) ha riportato una crescita delle vendite al dettaglio escluse le vendite di carburante del 4,9% per il primo trimestre del 2025/26, raggiungendo la quota di mercato più alta degli ultimi dieci anni.
Prezzi del petrolio rimbalzano dai minimi di tre settimane
I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve recupero martedì dopo aver toccato i minimi di tre settimane, sotto pressione per le minori preoccupazioni sull’offerta e le aspettative di un aumento della produzione da parte dell’OPEC+.
I futures sul Brent sono saliti dello 0,3% a 66,91 dollari al barile, riprendendosi dal minimo toccato l’11 giugno, subito prima dell’inizio del conflitto Israele-Iran. I futures sul WTI statunitense sono aumentati dello 0,2% a 65,25 dollari al barile.
L’OPEC+ si riunirà il 6 luglio e, secondo quanto riportato, il gruppo aumenterà la produzione di 411.000 barili al giorno ad agosto, dopo incrementi simili a maggio, giugno e luglio. Questo porterà l’aumento totale della produzione nel 2025 a 1,78 milioni di barili al giorno, anche se rimane inferiore ai tagli di produzione attuati negli ultimi due anni.
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