I mercati europei guadagnano terreno grazie a un clima globale più positivo; attesi dati chiave sull’inflazione

I mercati azionari europei hanno chiuso la settimana in rialzo venerdì, recuperando dalla recente volatilità causata dalle tensioni in Medio Oriente e dalle dispute commerciali.

Alle 07:10 GMT, l’indice DAX tedesco è salito dello 0,8%, il CAC 40 francese ha guadagnato lo 0,9% e il FTSE 100 britannico è aumentato dello 0,2%.

Il sentimento globale migliora

La fiducia degli investitori sta crescendo a livello globale, sostenuta da un cessate il fuoco apparentemente stabile tra Israele e Iran, negoziato all’inizio della settimana dal presidente statunitense Donald Trump.

Anche i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina mostrano primi segnali di allentamento. In un’intervista a Bloomberg Television, il Segretario al Commercio degli USA Howard Lutnick ha confermato che i due Paesi hanno finalizzato un accordo commerciale raggiunto a Ginevra il mese scorso, anche se i dettagli rimangono scarsi. Lutnick ha aggiunto che gli USA sono vicini anche a chiudere un’intesa commerciale con l’India.

Nel frattempo, l’Unione Europea sta valutando la possibilità di ridurre i dazi su alcune importazioni americane per agevolare un accordo commerciale più rapido con gli USA, secondo il Wall Street Journal. Nonostante la scadenza del 9 luglio fissata dalla Casa Bianca per nuovi accordi commerciali, la portavoce Karoline Leavitt ha sottolineato che “la scadenza non è critica”.

Attesa per i dati sull’inflazione negli USA

L’ottimismo del mercato è stato ulteriormente alimentato dalle aspettative di possibili tagli ai tassi da parte della Federal Reserve, in un contesto di dati economici statunitensi più deboli e speculazioni su una leadership più accomodante della banca centrale. Il presidente della Fed Jerome Powell ha avvertito che le riduzioni dei tassi aspettano una migliore comprensione dell’impatto inflazionistico dei dazi, suscitando critiche dal presidente Trump, che ha indicato l’intenzione di nominare un successore di Powell prima della scadenza del suo mandato a maggio 2026.

L’imminente pubblicazione dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) – la misura preferita della Fed sull’inflazione – dovrebbe fornire ulteriori indicazioni sulle politiche future della banca centrale.

In Europa, i dati sull’inflazione mostrano che i prezzi al consumo in Francia sono aumentati dello 0,9% su base annua, superando la previsione dello 0,7%, mentre l’inflazione in Spagna è salita al 2,2%, oltre le attese del 2,0%.

Novità aziendali: Akzo Nobel e Unilever

Sul fronte aziendale, Akzo Nobel (EU:AKZA) ha annunciato la vendita della sua partecipazione in una controllata indiana al gruppo JSW per circa 1,4 miliardi di euro. Una parte dei proventi sarà destinata a un programma di riacquisto di azioni.

Inoltre, Unilever (LSE:ULVR) acquisirà il marchio statunitense di prodotti per la cura personale maschile Dr Squatch da Summit Partners, società di private equity, per 1,5 miliardi di dollari, secondo il Financial Times.

Prezzi del petrolio in ripresa, ma in calo settimanale

I prezzi del petrolio hanno segnato un lieve rialzo venerdì, ma si avviano verso la più consistente perdita settimanale degli ultimi due anni, poiché il cessate il fuoco tra Israele e Iran ha ridotto il premio per il rischio geopolitico sul mercato.

Alle 03:10 ET, i future sul Brent sono saliti dello 0,7% a 67,17 dollari al barile, mentre i future sul WTI statunitense hanno guadagnato lo 0,8% a 65,76 dollari al barile.

Nonostante questa modesta crescita, entrambi i benchmark registrano perdite settimanali intorno al 12%, il calo più forte da marzo 2023, tornando ai livelli pre-conflitto. I piccoli guadagni verso la fine della settimana sono stati supportati dai dati governativi statunitensi che hanno mostrato un calo delle scorte di petrolio greggio e carburante, indicando una domanda sostenuta nella più grande economia mondiale.

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