Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures USA in rialzo in attesa dei dati sull’inflazione; Nike vola dopo i conti trimestrali

I futures statunitensi hanno aperto in rialzo venerdì, mentre gli investitori attendono i nuovi dati sull’inflazione e guardano con favore ai segnali di distensione sul fronte geopolitico e commerciale. A contribuire al clima positivo anche i risultati migliori del previsto di Nike, che ha annunciato un piano per spostare parte della produzione dalla Cina agli Stati Uniti.

Futures in rialzo con il mercato più fiducioso

Wall Street si prepara a chiudere la settimana in territorio positivo. Alle 09:33 ora italiana, i futures sul Dow Jones erano in rialzo di 149 punti (+0,3%), quelli sull’S&P 500 salivano di 20 punti (+0,3%) e i futures sul Nasdaq 100 guadagnavano 87 punti (+0,4%).

Il sentiment è migliorato grazie alla tregua tra Israele e Iran, che ha ridotto i timori di un’escalation in Medio Oriente. Inoltre, secondo fonti della Casa Bianca, gli Stati Uniti e la Cina avrebbero raggiunto un’intesa per agevolare la fornitura di terre rare, materiali strategici per diversi settori industriali.

Il presidente Trump starebbe anche valutando una proroga della pausa tariffaria oltre la scadenza di inizio luglio, mentre circolano voci su una possibile sostituzione del presidente della Fed, Jerome Powell, con una figura più “dovish”.

Il dollaro USA ha toccato i minimi da tre anni e mezzo, avviandosi verso la peggior settimana da oltre un mese.

Occhi puntati sull’indice PCE

L’attenzione degli investitori è ora tutta rivolta all’indice PCE, il parametro d’inflazione preferito dalla Fed. Per maggio, gli analisti prevedono una crescita annuale del 2,3%, in linea con il mese precedente a livello mensile (+0,1%).

La Fed rimane cauta sulle future mosse sui tassi, volendo valutare prima l’impatto delle politiche tariffarie sull’economia. Finora non si sono visti segnali concreti di aumento dell’inflazione, ma la banca centrale probabilmente attenderà anche i dati di giugno, luglio e agosto prima di decidere.

Nike vola in Borsa e sposta la produzione

Nike ha registrato un rialzo delle azioni nel pre-market dopo aver battuto le attese sugli utili trimestrali. Le vendite sono calate del 12% a 11,1 miliardi di dollari, ma il dato è superiore alle previsioni di 10,72 miliardi.

Per il primo trimestre, Nike prevede un calo dei ricavi a cifra singola media, meno grave rispetto alla previsione del -7,3%.

Gli executive hanno segnalato che i dazi potrebbero costare all’azienda 1 miliardo di dollari in più, ma hanno annunciato l’intenzione di ridurre la produzione cinese dal 16% attuale a una quota a cifra singola alta entro maggio 2026.

Test di stress bancari in arrivo

La Federal Reserve pubblicherà oggi i risultati dei suoi stress test bancari annuali. Gli analisti si aspettano che le grandi banche superino la prova, confermando una buona solidità patrimoniale.

Secondo Wells Fargo, ciò potrebbe aprire la strada a più prestiti, operazioni straordinarie e maggiori dividendi o buyback.

Prezzi del petrolio in lieve rialzo ma settimana in rosso

I prezzi del greggio sono saliti leggermente, ma restano in calo di circa 12% su base settimanale, registrando il peggior risultato dal marzo 2023.

Alle 09:32 italiane, i futures Brent guadagnavano lo 0,7% a 67,14 dollari al barile, mentre il WTI saliva dello 0,7% a 65,69 dollari.

Il mercato ha ridotto il premio di rischio dopo il cessate il fuoco tra Israele e Iran, anche se i dati USA sulle scorte, in calo, segnalano una domanda ancora solida.

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