Le azioni Fincantieri volano dopo il nuovo contratto con la Marina e l’aumento della spesa militare NATO

Fincantieri (BIT:FCT) è protagonista oggi alla Borsa di Milano, sostenuta dall’annuncio di un importante nuovo contratto con la Marina Militare Italiana e dalla recente decisione della NATO di aumentare le spese militari.

Le azioni del principale costruttore navale europeo sono salite di oltre il 6% nella prima ora di contrattazioni, raggiungendo un picco di 15,32 euro. Da inizio 2025 il titolo ha più che raddoppiato il suo valore, con un rialzo di circa il 120% rispetto ai 6,93 euro di gennaio, mentre la crescita su base annua supera ora il 230%.

L’ultimo contratto, assegnato dalla Marina Italiana, riguarda la costruzione di due navi da combattimento multiruolo PPA (Pattugliatore Polivalente d’Altura), che sostituiranno unità precedentemente vendute alla Marina Indonesiana. Questa estensione dell’accordo originale — avviato con l’ultima Legge Navale — è gestita da Occar (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement) nell’ambito di un consorzio temporaneo che vede Fincantieri come contraente principale insieme a Leonardo.

Il valore dell’accordo si aggira intorno ai 700 milioni di euro e comprende la realizzazione delle due nuove unità in configurazione “Light Plus”, che saranno costruite presso i cantieri integrati di Riva Trigoso e Muggiano, con consegne previste rispettivamente nel 2029 e 2030.

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha sottolineato l’importanza del contratto: “Questo accordo conferma il valore strategico del programma e dimostra la capacità del nostro Gruppo di rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze operative della Marina.”

Folgiero ha inoltre evidenziato l’impatto più ampio sull’ecosistema della difesa italiano: “Le nuove unità rafforzano la filiera nazionale, garantiscono continuità produttiva e stabilità occupazionale e consolidano il ruolo dell’Italia come protagonista centrale nella difesa globale, dove le capacità navali sono un elemento chiave di influenza geopolitica e cooperazione internazionale.”

L’entusiasmo degli investitori è sostenuto anche dall’impegno recente della NATO ad aumentare i budget della difesa tra i suoi 32 Paesi membri. La dichiarazione finale dell’alleanza prevede che gli alleati destinino almeno il 3,5% del PIL alla difesa core entro il 2035, con un obiettivo complessivo del 5% includendo le spese correlate. Questo cambiamento di politica dovrebbe tradursi in un incremento della spesa militare di circa 400 miliardi di euro all’anno per l’alleanza nel prossimo decennio.

Riflettendo questo outlook positivo, Banca Akros ha migliorato il rating su Fincantieri da neutral a accumulate, confermando un prezzo target di 15,80 euro. Gli analisti della banca hanno osservato che i nuovi obiettivi di spesa sono in linea con gli impegni precedenti, anche se la tempistica è stata leggermente posticipata dal 2032 al 2035.

Hanno inoltre sottolineato che l’obiettivo del 5% si suddivide in almeno il 3,5% per la difesa core e fino all’1,5% per le aree correlate — settori in cui i prodotti di Fincantieri, come fregate, corvette, sottomarini e siluri, sono direttamente coinvolti.

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