Le azioni di Ferrari (LSE:RACE) sono salite di oltre il 4% mercoledì a Milano, spinte da una conference call pre-trimestrale con gli analisti in cui il produttore di auto di lusso ha confermato la previsione di una prima metà del 2025 più forte rispetto alla seconda metà dell’anno. Anche il titolo quotato a Wall Street ha registrato un rialzo di circa il 2% nel pre-market.
La performance positiva della prima metà dell’anno è in gran parte dovuta al contributo del modello ad alta marginalità Daytona SP3, le cui consegne si concentrano nei primi due trimestri. Dopo aver spedito 77 unità nel primo trimestre, Ferrari prevede di distribuire le restanti 100 tra il secondo e il terzo trimestre, lasciando intravedere un calo nei ricavi nella seconda metà dell’anno.
Nel frattempo, la produzione di nuovi modelli come SF90XX e 12Cilindri è in fase di accelerazione e dovrebbe compensare in parte il calo del Daytona.
Margini e prospettive strategiche
Ferrari prevede che i margini del secondo trimestre saranno sostanzialmente in linea con quelli del primo, con EBIT ed EBITDA su livelli percentuali simili. Gli analisti di RBC Capital Markets ritengono che il primo trimestre resterà il più forte dell’anno in termini di EBITDA, confermando un andamento favorevole concentrato nella prima parte dell’anno.
Guardando avanti, l’Investor Day del 9 ottobre viene visto come un momento chiave, in cui si attendono aggiornamenti sulla strategia di elettrificazione. Sebbene l’obiettivo iniziale fosse un mix 40/40/20 tra ibrido, elettrico e motore a combustione entro il 2030, alcuni analisti prevedono un riequilibrio a favore dei motori tradizionali.
Inoltre, RBC si aspetta che Ferrari presenti un nuovo piano strategico a 3–5 anni, con un focus sull’ottimizzazione dei prezzi e del mix di prodotto, piuttosto che sulla crescita dei volumi.
Previsioni invariate nonostante la forza del primo semestre
Nonostante le indicazioni positive per il secondo trimestre, Ferrari ha deciso di non rivedere al rialzo la guidance annuale, che resta fissata su un obiettivo di EBITDA superiore a €2,68 miliardi. Secondo gli analisti di RBC, i numeri impliciti per la seconda metà dell’anno sarebbero circa il 10% inferiori rispetto alla prima metà, segnalando un approccio prudente.
Tuttavia, Tom Narayan e Piral Dadhania di RBC suggeriscono che tale previsione potrebbe rappresentare una base conservativa, lasciando spazio a un eventuale rialzo nei prossimi mesi.
Focus su flussi di cassa e valore residuo dei modelli
I flussi di cassa liberi (FCF) sono attesi in calo su base trimestrale, a causa degli acconti elevati per il modello F80 nel primo trimestre e dei maggiori pagamenti fiscali previsti nel secondo. Secondo Visible Alpha, il FCF del secondo trimestre dovrebbe attestarsi a €226 milioni, in netto calo rispetto ai €623 milioni del primo trimestre.
Per quanto riguarda i valori residui delle vetture, Ferrari ha riferito che la domanda rimane solida a livello globale. In particolare, ha segnalato una stabilizzazione nel Regno Unito grazie a una riduzione delle allocazioni e a interventi commerciali mirati. Gli analisti di Bernstein hanno osservato che, mentre i modelli di gamma tendono a svalutarsi normalmente, le serie limitate continuano a crescere di valore, riflettendo un mercato sano.
Incertezze sulla roadmap elettrica in attesa della trimestrale
Non è stato commentato ufficialmente il possibile ritardo del secondo modello completamente elettrico di Ferrari, inizialmente previsto per il 2026. Tuttavia, si prevede che l’argomento venga affrontato durante la presentazione dei risultati del secondo trimestre il 31 luglio.
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