Prezzi del petrolio in calo mentre Trump rinvia la decisione sull’attacco all’Iran

I prezzi del petrolio sono diminuiti bruscamente durante la sessione asiatica di venerdì, restituendo parte dei guadagni recenti dopo che la Casa Bianca ha annunciato che il presidente Donald Trump si prenderà altre due settimane per decidere se intervenire nel conflitto in escalation tra Iran e Israele.

Nonostante questo calo, il greggio resta in corsa per la terza settimana consecutiva di guadagni, poiché le tensioni in Medio Oriente continuano a generare preoccupazioni riguardo possibili interruzioni nell’offerta globale di petrolio. Il sentiment del mercato è stato sostenuto da dati che mostrano un significativo calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti, segnalando un’offerta di carburante più ristretta nel maggior consumatore mondiale.

Alle 21:20 ET (01:20 GMT), i futures sul Brent con consegna ad agosto sono scesi dell’1,9% a 77,33 dollari al barile. Nel frattempo, i futures sul West Texas Intermediate (WTI), che non hanno negoziato giovedì per la festività negli Stati Uniti, sono saliti dello 0,8% a 74,07 dollari al barile.

Trump deciderà sull’azione militare entro due settimane

La Casa Bianca ha chiarito che il presidente Trump prenderà una decisione finale su una possibile azione militare contro l’Iran entro le prossime due settimane. L’annuncio ha alleviato i timori di un attacco imminente degli Stati Uniti, soprattutto dopo le notizie sui preparativi in tal senso.

Un intervento militare statunitense segnerebbe un’escalation importante, con l’Iran che ha fortemente avvertito contro qualsiasi attacco. Le trattative nucleari tra Washington e Teheran sono naufragate la scorsa settimana dopo gli attacchi israeliani ai siti nucleari iraniani, con il conflitto che ora entra nell’ottavo giorno.

L’attenzione resta focalizzata sulla possibilità di ulteriori attacchi israeliani agli impianti nucleari iraniani, in particolare al sito di arricchimento di Fordow, il più grande dell’Iran.

I mercati petroliferi puntano alla terza settimana consecutiva di guadagni

I futures su Brent e WTI si preparano a chiudere la settimana con guadagni tra il 3,5% e il 4%, segnando così la terza settimana consecutiva di rialzi. Solo la scorsa settimana il greggio è balzato di quasi il 12%, soprattutto dopo gli attacchi israeliani all’Iran.

Il mercato rimane preoccupato per possibili interruzioni nell’offerta proveniente dall’Iran, terzo maggiore produttore di petrolio dell’OPEC. Inoltre, ulteriori sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio iraniano sono viste come un rischio nel contesto del conflitto.

Oltre alle tensioni geopolitiche, il recente calo di oltre 10 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi ha ulteriormente sostenuto i prezzi. Con la domanda di viaggi estivi in aumento, le aspettative di un incremento nel consumo di carburante nel maggior consumatore mondiale di petrolio contribuiscono a rafforzare il sentiment del mercato.

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