Le azioni europee salgono leggermente mentre Trump rinvia la decisione sull’Iran; probabili perdite settimanali

Le azioni europee sono salite venerdì, recuperando dopo tre sessioni consecutive di ribassi, con gli investitori preoccupati per il conflitto in Medio Oriente e la possibile partecipazione degli Stati Uniti.

Alle 07:15 GMT, l’indice DAX tedesco è salito dello 0,8%, il CAC 40 francese dello 0,6% e il FTSE 100 del Regno Unito dello 0,4%. Nonostante i guadagni intraday, tutti e tre gli indici benchmark erano in rotta per perdite settimanali, con il DAX in calo di quasi il 2%, il CAC 40 in ribasso dell’1,7% e il FTSE 100 dello 0,7% giovedì alla chiusura.

Trump rinvia la decisione sull’Iran di “due settimane”

L’ansia degli investitori per il possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran ha dominato gran parte della settimana, soprattutto dopo che il presidente Donald Trump ha accennato alla possibilità di unirsi alla campagna aerea israeliana.

Il sentiment è migliorato dopo che Trump ha annunciato giovedì sera che la decisione di lanciare un attacco statunitense all’Iran sarebbe stata rinviata di “due settimane”. Questo annuncio ha alleviato i timori di un attacco imminente, dopo numerosi rapporti precedenti che suggerivano tale possibilità.

Trump ha già usato scadenze di due settimane per altre decisioni chiave come le negoziazioni sui dazi, alimentando la speranza che nel frattempo Teheran possa essere spinta al tavolo delle trattative.

Banche centrali accomodanti

Venerdì mattina, la Cina ha mantenuto invariati i tassi di riferimento sui prestiti, come ampiamente previsto. Questo ha seguito una serie di riunioni politiche delle banche centrali europee giovedì, tutte con segnali accomodanti.

La banca centrale norvegese ha tagliato i tassi per la prima volta dal 2020, la Banca Nazionale Svizzera ha abbassato i tassi a zero senza escludere tassi negativi, mentre la Banca d’Inghilterra ha mantenuto la politica stabile ma ha riconosciuto la necessità di ulteriori allentamenti.

La possibilità di ulteriori misure è stata evidenziata dalle vendite al dettaglio nel Regno Unito, che hanno registrato il calo più netto da dicembre 2023 a maggio, con la domanda dei consumatori in calo dopo una forte spesa su cibo, abbigliamento estivo e miglioramenti per la casa il mese precedente.

I volumi delle vendite al dettaglio sono diminuiti del 2,7% a maggio, secondo l’Ufficio per le Statistiche Nazionali — un calo molto più forte rispetto al -0,5% previsto dagli economisti.

Inoltre, i prezzi alla produzione in Germania sono diminuiti dell’1,2% su base annua a maggio, in linea con le aspettative.

Berkeley cambia gestione

Nelle notizie aziendali, Berkeley Group (LSE:BKG) ha riportato un aumento dell’utile ante imposte per l’anno terminato il 30 aprile, nonostante le pressioni normative e le vendite future in calo.

L’azienda di costruzioni ha anche annunciato che il presidente Michael Dobson lascerà dopo l’assemblea generale di settembre. L’amministratore delegato Rob Perrins diventerà presidente esecutivo, mentre il direttore finanziario Richard Stearn sarà nominato CEO.

Il petrolio cala dopo la pausa di Trump

I prezzi del petrolio sono scesi venerdì dopo la decisione di Trump di rinviare un’azione statunitense nel conflitto Iran-Israele, ma i prezzi restano orientati verso la terza settimana consecutiva di guadagni.

Alle 03:15 ET, i futures sul Brent sono calati del 2,6% a 76,79 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate americano è sceso dello 0,4% a 73,61 dollari al barile, con il mercato statunitense chiuso giovedì per festività.

Entrambi i contratti erano destinati a guadagni settimanali superiori al 3%, poiché il conflitto in corso tra Israele e Iran non mostra segni di risoluzione, continuando a minacciare le forniture di greggio da questa importante regione produttrice.

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