Bitcoin è leggermente scivolato venerdì, con il mercato delle criptovalute più ampio che ha mostrato pochi movimenti nonostante un miglioramento del sentiment di rischio dopo la decisione del presidente statunitense Donald Trump di rinviare la decisione su un attacco all’Iran.
La criptovaluta più grande era diretta verso una seconda settimana consecutiva di lievi cali, oscillando in un intervallo ristretto da quando ha raggiunto i massimi storici all’inizio di giugno. Bitcoin è sceso dello 0,3% a 104.580,40 dollari alle 01:58 ET (05:58 GMT).
I volumi di scambio contenuti riflettevano la festività del mercato statunitense di giovedì, mentre i commenti “falchi” della Federal Reserve all’inizio di questa settimana continuavano a pesare sul sentiment crypto.
Performance settimanale di Bitcoin e reazione del mercato ai commenti sull’Iran
Bitcoin è calato di circa lo 0,8% questa settimana, oscillando tra 103.000 e 108.000 dollari per la maggior parte di giugno. Il mercato ha mostrato scarso entusiasmo dopo che Trump ha detto che avrebbe deciso entro “due settimane” se coinvolgere gli Stati Uniti nel conflitto Israele-Iran.
Mentre altri asset rischiosi, comprese azioni e valute asiatiche, hanno guadagnato dopo l’annuncio, il prezzo dell’oro è sceso. Il rinvio ha alleviato i timori di un attacco imminente degli Stati Uniti all’Iran, che avrebbe potuto intensificare notevolmente il conflitto. Tuttavia, il termine “due settimane” di Trump rimane ambiguo, poiché il presidente ha usato questa espressione in passato per posticipare decisioni politiche chiave.
Altcoin in trading laterale in un contesto di sentiment “falco” della Fed
La maggior parte delle altcoin è rimasta in range stretti venerdì, proseguendo una performance contenuta dopo la recente posizione “falco” della Fed che ha destabilizzato i mercati speculativi.
- Ethereum è rimasto stabile a 2.520,12 dollari
- XRP è sceso dello 0,2% a 2,15 dollari
- Solana è salita dello 0,2%
- Cardano è calata dello 0,9%
- Dogecoin è sceso dell’1,1%
- Il meme token $TRUMP ha perso l’1,6%
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse fermi questa settimana, ma ha indicato nessun allentamento a breve termine, citando rischi persistenti di inflazione. Pur prevedendo due tagli ai tassi nel 2025, ha rivisto al ribasso le previsioni per il 2026.
Tassi di interesse mantenuti alti a lungo tendono a mettere pressione sugli asset speculativi come le criptovalute, limitando il capitale disponibile per gli investimenti. Le aggressive strette sui tassi della Fed nel 2022 e 2023 avevano precedentemente causato un prolungato calo delle crypto, seguito da un parziale recupero a fine 2023 e nel 2024.
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