DAX, CAC, FTSE100: Performance Mista per i Titoli Europei tra le Tensioni in Medio Oriente e le Decisioni delle Banche Centrali

Le borse europee mostrano un andamento misto mercoledì, mentre gli investitori osservano con attenzione le crescenti tensioni in Medio Oriente, i dati sull’inflazione regionale e le decisioni delle banche centrali.

Con l’escalation del conflitto tra Iran e Israele, lo Stretto di Hormuz — una rotta chiave per il petrolio a livello globale — è diventato un punto focale di preoccupazione. I mercati temono che eventuali interruzioni del flusso di greggio attraverso questo passaggio possano avere gravi ripercussioni sull’economia mondiale.

Sul fronte macroeconomico, l’inflazione dei prezzi al consumo nel Regno Unito si è attenuata a maggio, principalmente grazie al calo dei costi di trasporto, secondo quanto riportato dall’Office for National Statistics.

L’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento annuo del 3,4%, leggermente inferiore al +3,5% rilevato ad aprile. Tuttavia, il dato è risultato leggermente superiore alle previsioni, che indicavano un +3,3%.

Anche in Austria l’inflazione annua è scesa al 3,0% a maggio 2025, rispetto al 3,1% del mese precedente, in linea con le stime preliminari.

In Svezia, la banca centrale ha abbassato il tasso di interesse di riferimento al 2% e ha lasciato intendere la possibilità di un ulteriore allentamento nei prossimi mesi, qualora la debolezza economica dovesse persistere.

Nel corso della giornata, si prevede che la Federal Reserve statunitense mantenga invariati i tassi di interesse, ma gli investitori seguiranno con attenzione le nuove proiezioni economiche per cogliere eventuali segnali sulle prossime mosse.

Attualmente, l’indice FTSE 100 del Regno Unito è in rialzo dello 0,2%, mentre il CAC 40 francese perde lo 0,1% e il DAX tedesco arretra dello 0,3%.

I titoli di BP Plc (LSE:BP.) e Shell (LSE:SHEL) sono in crescita, sostenuti da prezzi del petrolio vicini ai massimi degli ultimi cinque mesi, a causa dei timori che gli Stati Uniti possano unirsi all’offensiva israeliana contro l’Iran.

Il costruttore di aerei Airbus (EU:AIR) ha guadagnato oltre il 3% dopo aver annunciato un piano per aumentare i rendimenti per gli azionisti nei prossimi anni.

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