I principali indici europei sono rimasti sostanzialmente invariati mercoledì, mentre gli investitori mantengono un atteggiamento prudente a causa dell’instabilità geopolitica tra Israele e Iran e dell’imminente conclusione della riunione della Federal Reserve statunitense.
Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco ha perso lo 0,1%, mentre il CAC 40 francese è salito dello 0,2% e il FTSE 100 britannico ha guadagnato lo 0,1%.
Tensione in Medio Oriente: Crescono i Timori nei Mercati
Le preoccupazioni legate al conflitto tra Israele e Iran continuano a pesare sul sentiment degli investitori. Secondo il Wall Street Journal, il presidente americano Donald Trump ha riunito i suoi consiglieri per valutare possibili opzioni militari contro l’Iran, chiedendo la “resa incondizionata” di Teheran e affermando il controllo statunitense dello spazio aereo iraniano — elementi che aumentano i timori di un’escalation regionale.
Occhi Puntati sulla Federal Reserve
Con la conclusione della riunione della Fed prevista per oggi, i mercati si attendono una conferma dei tassi attuali. Tuttavia, l’attenzione sarà rivolta ai commenti del presidente Jerome Powell e alle nuove stime economiche, soprattutto alla luce del rallentamento delle vendite al dettaglio negli USA e del crescente rischio recessivo. Attualmente, il mercato prevede due tagli dei tassi entro fine anno, ma le previsioni potrebbero cambiare in base al tono della Fed.
L’inflazione nel Regno Unito Rallenta
Nel Regno Unito, l’inflazione ha mostrato segnali di rallentamento a maggio: i prezzi al consumo sono saliti del 3,4% su base annua, in lieve calo rispetto al 3,5% di aprile. Anche l’inflazione dei servizi — cruciale per la Banca d’Inghilterra — è scesa al 4,7% dal 5,4%, in linea con le attese. La BoE dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4,25% giovedì, con due tagli da 25 punti base già scontati dai mercati entro fine anno.
Altri Aggiornamenti di Mercato
- La Riksbank svedese comunicherà la sua decisione sui tassi nel corso della giornata.
- UBS è stata declassata a “underweight” da Morgan Stanley a causa di incertezze sul capitale e prospettive di utile più deboli.
- I prezzi del petrolio sono leggermente scesi: il Brent ha perso lo 0,1% a 76,38 dollari al barile, mentre il WTI ha ceduto lo 0,1% a 73,21 dollari, ridimensionandosi dopo il rialzo del 4% dovuto ai timori sull’offerta nello Stretto di Hormuz.
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