Dow Jones, S&P, Nasdaq, azioni di energia e difesa in rialzo amid le tensioni persistenti tra Israele e Iran

Si prevede un’intensa attività lunedì per i titoli dei settori energia, difesa, trasporti marittimi e viaggi, mentre le tensioni tra Israele e Iran persistono per il quarto giorno consecutivo senza segni di allentamento.

I prezzi del petrolio Brent sono saliti bruscamente all’inizio della sessione, aumentando fino al 5,5% a quota 78,32 dollari al barile, per poi ridurre gran parte di questi guadagni. Questa volatilità probabilmente influenzerà i titoli del settore energetico come Exxon Mobil (NYSE:XOM), Chevron (NYSE:CVX), ConocoPhillips (NYSE:COP), Occidental Petroleum (NYSE:OXY) e EOG Resources (NYSE:EOG).

Anche le compagnie di spedizioni sono pronte a registrare movimenti a causa del conflitto. Nel mercato europeo, le azioni di AP Moller-Maersk sono salite dello 0,6%, mentre Hapag-Lloyd AG è cresciuta dell’1,8%. Le società di trasporto marittimo quotate negli Stati Uniti che potrebbero essere coinvolte includono ZIM Integrated Shipping Services (NYSE:ZIM), Star Bulk Carriers (NASDAQ:SBLK) e Matson (NYSE:MATX).

I contraenti della difesa, che venerdì hanno registrato un rally in attesa di un possibile aumento della spesa militare scatenato dal conflitto, dovrebbero restare sotto osservazione oggi. I nomi chiave da monitorare sono Lockheed Martin (NYSE:LMT), Northrop Grumman (NYSE NOC), RTX, General Dynamics (NYSE:GD) e L3Harris Technologies (NYSE:LHX).

Al contrario, i titoli delle compagnie aeree potrebbero subire pressioni al ribasso, poiché l’aumento dei prezzi del petrolio si traduce generalmente in costi più alti per il carburante per jet, comprimendo i margini di profitto delle compagnie. Tra le società potenzialmente interessate vi sono Delta Air Lines (NYSE:DAL), United Airlines, American Airlines (NASDAQ:AAL) e Southwest Airlines (NYSE:LUV).

Venerdì i titoli del settore viaggi sono scesi mentre quelli energetici hanno guadagnato terreno dopo gli attacchi militari di Israele contro l’Iran.

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