I futures sulle azioni statunitensi segnano un deciso calo venerdì, mentre gli investitori reagiscono all’aumento delle tensioni in Medio Oriente. Israele ha effettuato un massiccio attacco aereo sull’Iran nelle prime ore di venerdì, colpendo “dozzine” di obiettivi militari e nucleari, facendo schizzare i prezzi del petrolio. Nel frattempo prosegue la ricerca dei dispersi dopo il tragico incidente di un volo Air India, che ha pesato negativamente sulle azioni di Boeing (NYSE:BA) e di altri fornitori di aeromobili.
Futures in calo
I futures azionari statunitensi sono scesi mentre i prezzi del petrolio sono saliti dopo l’attacco militare israeliano all’Iran. Alle 03:45 ET, il contratto futures sul Dow Jones era in calo di 449 punti (-1,3%), l’S&P 500 ha perso 83 punti (-1,4%) e il Nasdaq 100 ha ceduto 318 punti (-1,5%).
Le preoccupazioni per un’escalation nel Medio Oriente — area cruciale per la produzione petrolifera — hanno aumentato l’incertezza degli investitori, già preoccupati per le tensioni commerciali che alcuni temono possano frenare la crescita globale.
Nonostante ciò, le azioni globali hanno registrato una crescita quasi continua da inizio aprile, con trader che sperano in una politica tariffaria meno aggressiva da parte del presidente Donald Trump. I dati relativi ai prezzi al consumo e alla produzione di maggio, piuttosto contenuti, hanno spinto Wall Street in positivo giovedì.
Petrolio in rialzo dopo gli attacchi a Iran
Il prezzo del petrolio è salito vertiginosamente venerdì, dopo il massiccio raid aereo israeliano che ha colpito obiettivi militari e nucleari in Iran.
“Dopo l’attacco preventivo dello Stato di Israele contro l’Iran, è atteso a breve un attacco missilistico e con droni UAV contro Israele e la sua popolazione civile”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.
Alle 03:02 ET, i futures sul Brent sono saliti del 5,7%, a 73,32 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate ha guadagnato il 6%, a 72,13 dollari. Entrambi i contratti hanno raggiunto i massimi degli ultimi cinque mesi, con gli operatori preoccupati che il conflitto possa interrompere le rotte di spedizione o le infrastrutture petrolifere nel Golfo.
Aumentando il rischio geopolitico, gli investitori hanno cercato rifugi sicuri come oro e franco svizzero. Anche il rendimento del Treasury decennale USA, che si muove inversamente ai prezzi, è sceso ai minimi di un mese.
L’Iran ha risposto lanciando circa 100 droni verso il territorio israeliano, secondo un portavoce militare israeliano. Sirene e stato di emergenza sono stati attivati in Israele, in attesa di un imminente contrattacco missilistico e con droni da parte di Teheran.
I media iraniani hanno confermato che gli attacchi hanno ucciso il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami e sei scienziati nucleari.
Incidente Air India: Boeing affonda
Le azioni Boeing hanno perso oltre il 4% giovedì dopo il drammatico incidente aereo di un volo Air India diretto a Londra Gatwick.
Secondo Reuters, oltre 240 persone sono morte nel disastro, mentre continuano le ricerche di dispersi e resti dell’aereo.
Il velivolo, un Boeing 787-8 Dreamliner con circa 242 passeggeri a bordo, è precipitato subito dopo il decollo da Ahmedabad, India occidentale, nell’incidente aereo più grave degli ultimi anni.
Un solo passeggero è sopravvissuto al crash, avvenuto contro un collegio medico ad Ahmedabad, causando numerose vittime anche a terra.
Anche GE Aerospace (NYSE:GE), che fornisce i motori GEnx-1B per il 787, e Spirit AeroSystems (NYSE:SPR) hanno visto un calo delle quotazioni dopo l’incidente.
Risultati Adobe
Adobe (NASDAQ:ADBE) ha alzato le previsioni annuali dopo aver riportato ricavi del secondo trimestre migliori delle attese, trainati dalla domanda legata all’intelligenza artificiale nel settore digital media.
Per il 2025, l’azienda ha aggiornato le stime sugli utili per azione rettificati tra 20,50 e 20,70 dollari, su un fatturato di 23,50-23,60 miliardi di dollari, in crescita rispetto alle previsioni precedenti.
Il segmento digital media è ora atteso tra 17,45 e 17,50 miliardi, rispetto a 17,25-17,40 miliardi in precedenza.
I ricavi del trimestre sono stati di 5,87 miliardi, oltre le attese medie degli analisti di 5,8 miliardi.
Tuttavia, le azioni hanno leggermente ceduto nel trading after-hours di venerdì. Gli analisti di Vital Knowledge hanno sottolineato che, sebbene gli investitori dovrebbero essere “relativamente soddisfatti”, le prospettive non sono così brillanti come quelle del gruppo cloud Oracle (NYSE:ORCL), che ha pubblicato i risultati in settimana.
Attesa per il sentiment Michigan
Tra i dati economici attesi venerdì, spicca il sondaggio della University of Michigan sul sentiment dei consumatori e le aspettative d’inflazione.
Gli economisti prevedono un recupero nel mese di giugno, dopo un periodo di peggioramento legato alle preoccupazioni per i dazi di Trump.
“Rimane comunque un livello contenuto, riflettendo le aspettative d’inflazione ancora elevate”, osservano gli analisti di ING.
Le aspettative sull’inflazione a un anno si attestano al 6,4%.
I dati recenti indicano che a maggio la pressione sui prezzi negli USA è stata in larga parte sotto controllo, anche se permangono timori sull’effetto ritardato dei dazi commerciali.
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